Emilia Romagna – Entrate, l’allerta meteo e la surreale gestione del personale nella DP di Bologna

Bologna -

Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti degli eventi meteorologici verifcatisi ieri 16 maggio, eventi ampiamente previsti dal Servizio Meteorologico dell’AM (segnalazione fenomeni intensi con bollettino emesso lunedì 15 alle 11,58, riportante “precipitazioni intense ed abbondanti con carattere di eccezionalità dalla tarda serata di lunedì e per le prossime 24/36 ore”) e dal servizio di Protezione Civile della regione Emilia-Romagna congiuntamente all’ARPAE (allerta meteo 061/2023 emesso lunedì 15 alle 12,52 e allerta meteo 062/2023 emesso martedì 16 alle 12,11, che riportavano l’allerta ROSSA per piene dei fiumi nelle province di RE, MO, BO, FE, RA, FC, RN e per frane e piene dei corsi minori nelle province di PR, RE, MO, BO, RA, FC, RN), ma nonostante tutto ciò, i responsabili della DP di Bologna hanno evidentemente meditato parecchio sul da farsi, per poi decidere di:

  • inviare una mail alle 17,02 di lunedì 15 maggio con la quale si informava che “Su disposizione del direttore provinciale, domani (martedì 16), in accordo con i responsabili,  in considerazione dell'allerta meteo, si autorizza la possibilità di lavorare in modalità agile, nei limiti dei giorni massimi mensili previsti dagli accordi.”;
  • una successiva mail alle 16,12 di martedì 16 maggio, dove stavolta “Su disposizione del direttore provinciale, anche domani (mercoledì 17), persistendo l’allerta metereologica e la chiusura delle scuole, si autorizzano i responsabili a valutare in relazione alle esigenze di servizio l’opportunità di autorizzare il lavoro in modalità agile nei limiti dei giorni massimi mensili previsti dagli accordi.”.

mail peraltro non sottoscritte da nessun responsabile in quanto inviate dall’indirizzo “DP Bologna - Gestione Risorse” (che ormai dobbiamo considerare al pari di un’entità soprannaturale che comunica dall’alto, senza possibilità di interlocuzione, le disposizioni ai lavoratori, poiché tutte le mail inviate da “Gestione Risorse” non riportano firma, eccetto la dicitura “Direzione Provinciale di Bologna Area di Staff - Gestione Risorse”).

Sulla mancanza di tempestività nelle comunicazioni, inviate in orari nei quali non tutti i lavoratori sono raggiungibili con questo strumento di comunicazione, e sul fatto che ciò non ha consentito la reale efficacia della diffusione della disposizione del direttore provinciale, con la conseguenza che probabilmente non tutti i lavoratori hanno potuto usufruire della possibilità di effettuare la giornata di lavoro in modalità agile evitando così di spostarsi, c’è poco da dire, salvo il fatto che rileviamo ancora una volta questa carenza di attenzione nella gestione del personale (alla faccia del “benessere organizzativo” tanto millantato in quest’amministrazione).

Quanto alla possibilità di poter effettuare la giornata di lavoro in modalità agile, rileviamo che si è scelto di accordarla nei termini e nei limiti dell’accordo ma in un caso (15 maggio) previo “accordo con i responsabili” (e qui rileviamo la contraddizione per la quale il direttore provinciale “autorizza”, ma il lavoratore deve “accordarsi con i responsabili”, uno dei soliti bizantinismi del quale non si sentiva il bisogno) e nell’altro (16 maggio) previa “autorizzazione del responsabile in relazione alle esigenze di servizio” (e qui rileviamo che, come sempre, l’esigenza di servizio prevale sull’esigenza del lavoratore di evitare disagi, se non pericoli, nel raggiungere il posto di lavoro, e nonostante il pressante invito della Regione e del Comune a far sì che le amministrazioni pubbliche agevolino il lavoro agile, invito ripetuto più e più volte e rimbalzato su tutti i media in ogni momento della giornata).

Questa è la pessima gestione del personale nella DP che si contraddistingue da sempre nel chiedere, chiedere, chiedere sempre ai lavoratori (chiedere di raggiungere gli step e gli obiettivi, di fare baracca e burattini e spostarsi quando ci sono riorganizzazioni o chiusure di uffici, di essere sempre disponibili, veloci e puntuali verso l’utenza, di smaltire carichi di lavoro esagerati derivati dalla sempre maggiore carenza di personale verificatasi negli ultimi anni), senza poi dimostrare un’attenzione e un interesse concreti per la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori.

Chiediamo, e ci aspettiamo, un cambio di passo perché i lavoratori hanno diritto al rispetto e alla dignità, non sono semplici strumenti o fattori di produzione nelle mani di chi dirige!

Bologna, mercoledì 17 maggio 2023

USB Pubblico Impiego - Agenzie Fiscali Emilia-Romagna