Emilia Romagna - Entrate, l'applicazione a fisarmonica del CCNL
In questi giorni si è decisa la ripartizione dei fondi di sede per gli anni 2016 e 2017 e se anche ciò è avvenuto utilizzando i criteri del vecchio Contratto Collettivo Nazionale Agenzie Fiscali, sottoscritto anche da USB, e NON i criteri del nuovo Contratto Funzioni Centrali che prevedeva l’introduzione della valutazione del direttore anche sulla produttività, le organizzazioni sindacali non hanno perso tempo a chiedere che USB sia cacciata dai tavoli di trattativa.
Anche a Piacenza le organizzazioni sindacali hanno abbandonato la riunione perché USB era presente al tavolo. Non è servito ricordare loro che la maggior parte dei lavoratori aveva sottoscritto, a Piacenza, la richiesta di lasciare USB al tavolo anche se non firmataria del Contratto perché organizzazione maggiormente rappresentativa e che anche a Piacenza USB è il primo sindacato per voti ottenuti alle RSU e numero di iscritti. Che la norma era antidemocratica … ma si sa che a quelle organizzazione non frega niente di cosa vogliono i lavoratori e si sono trincerate dietro un’applicazione doviziosa e restrittiva del Contratto di lavoro, con il rischio che se USB vincerà il contenzioso in atto, gli accordi sottoscritti senza USB potrebbero diventare nulli, mentre una firma in più dell’USB avrebbe garantito anche in futuro la bontà dell’accordo.
Comunque USB era per fortuna al tavolo attraverso le tre RSU elette e grazie alla sua presenza anche il 29 agosto (si è rientrati in ufficio apposta per firmare l’accordo e garantire la maggioranza delle RSU) si è sottoscritto in tempo l’accordo per ricevere gli incentivi nel mese di settembre per il 2016 ed ottobre per il 2017.
Abbiamo ottenuto il livellamento dei due fondi grazie al suggerimento di USB di pagare tutto il personale dell’UPT con i fondi dell’ex Territorio. Sulle deleghe di firma, che aveva attribuito nel 2016 l’ex Direttore Falanga, anche al personale di seconda Area, per il quale avevamo chiesto, come USB, di retribuire il personale utilizzando gli incentivi del direttore provinciale, abbiamo ottenuto per i Rimborsi il riconoscimento del parametro 1,5 per il 50% delle ore, considerato che le deleghe di firma sono partite da febbraio ed hanno riguardato l’80% degli atti emessi. Sono poi state considerate tutte le VD lavorate (anche quelli per le COP) e sono stati modificati i meritevoli per evitare che ci fosse qualcuno che prendesse per due anni di seguito tale incentivo.
Quello che non siamo riusciti ad ottenere nell’area entrate mentre lo si è ottenuto senza alcun problema per l’area ex Territorio è l’applicazione dell’onnicomprensività degli incentivi dei Capi Team e Capi Area che NON possono prendere Budget di sede perché già prendono incentivi per cui il fondo del personale ogni anno utilizza più di 10 milioni di euro. Questi incentivi che queste figure prendono direttamente in busta paga anche quando sono assenti per malattia non si possono sommare ad altri incentivi.
Come USB abbiamo chiesto alle altre organizzazioni e alle RSU presenti il 29 agosto di applicare la regola contrattuale così come avevano fatto per cacciare USB dal tavolo, ma non solo non lo hanno fatto ma hanno anche avuto il coraggio di affermare che la regola fosse sbagliata. Per essere precisi la regola non è stata applicata a due sole persone che hanno preso all’incirca 1.110 euro lordi per gli anni 2016 e 2017.
USB non firma i contratti che fanno schifo e poi queste organizzazioni che invece li firmano con norme peggiorative si permettono anche di dire che le regole firmate non devono essere applicate … o meglio si applicano a fisarmonica a loro piacimento … per cacciare USB si, per recuperare mille e cento euro da distribuire ai lavoratori no … dando a qualcuno il doppio incentivo e a qualcuno no … bella democrazia e bel modo di applicare le regole.