Emilia Romagna - Entrate, si allarga la protesta dei lavoratori del Catasto per un'informazione seria e corretta

Ravenna -

Modena, Parma, Bologna, Piacenza, Ferrara, Reggio Emilia si uniscono al coro di proteste partito da Ravenna.

 

COMUNICATO STAMPA


 
L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto il 14 ottobre 2013 presso l’Ufficio Provinciale di Modena: l’intrusione di una troupe televisiva non autorizzata di Mediaset presso i locali dell’Ufficio di via Rua Pioppa. L’aggressione è stata, nella forma e nei modi, violenta sotto il profilo verbale: i colleghi di Modena sarebbero “colpevoli” di aver aumentato la rendita catastale di un immobile alla luce di un’attenta analisi del fabbricato. Cioè hanno fatto il loro lavoro, per di più avvallato anche dalla Commissione Tributaria di Primo Grado che ha dato loro ragione.

Una settimana prima Report, il settimanale di approfondimento giornalistico di RAI3, quasi sempre apprezzabile e attento nell’andare a cogliere le magagne del sistema Italia, nella puntata andata in onda lunedì 7 ottobre 2013, ha definito l’ex Agenzia del Territorio un moloch “conservatore” a incline solo a mantenere lo status quo delle cose.


“Per fortuna adesso l’Agenzia delle Entrate ha assorbito l’Agenzia del Territorio”, ha chiosato alla fine del servizio la conduttrice Milena Gabanelli, dopo aver mandato in onda immagini offensive dei lavoratori dell’Agenzia, facendo intendere che i Comuni farebbero miracoli se solo potessero gestire il Catasto: con quali risorse? mescolando le competenze fiscali con la gestione del territorio?


Non una sola parola sul fatto che le diseguaglianze fra centro e periferia delle città, rendite attribuite a costruzioni vecchie e nuove non sono figlie dell’operato dei dipendenti ma di una normativa, quella sì, estremamente datata e inadeguata che ha fatto comodo per decenni a una gestione clientelare della politica.

Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere, anche sul servizio mandato in onda mercoledì 9 ottobre 2013 dal TG3 Regionale dell’Emilia Romagna nell’edizione serale delle 19,30. Ha attribuito, facendo un’incredibile disinformazione l’operazione sull’emersione dei fabbricati fantasma alla Guardia di Finanza: “…grande operazione delle Fiamme Gialle…”. Pur con tutto il rispetto per l’operato della Guardia di Finanza cosa ci azzecca con i fabbricati fantasma? Tutti i quotidiani regionali che hanno riportato il comunicato stampa istituzionale redatto dall’Agenzia hanno attribuito il lavoro svolto alla stessa Agenzia, solo il TG3 Regionale ha preso questo clamoroso “abbaglio”. Vorremmo una spiegazione e una doverosa rettifica tenuto conto che l’emersione dei fabbricati fantasma è stata realizzata dai dipendenti dell’ Agenzia del Territorio ora accorpata all’ Agenzia delle Entrate.


 
Da ultimo la “foca” dello spot televisivo di un grande gestore telefonico a cui presta la voce Luciana Littizzetto: “…io con te andrei anche in catasto!...” esclama l’animalona sbattendo le ciglione al proprio amato, come dire “ti seguirei in capo al mondo, anche nel posto meno invitante, più noioso e odioso che esista!”.
Grazie! Siamo tornati ai tempi dei film in bianco e nero degli anni cinquanta e sessanta, quando, Totò, Ugo Tognazzi e Walter Chiari per citare il meglio, rappresentavano il catastale in manicotti e mezza visiera chino su polverosi faldoni ammucchiati a caso.


 Cosa sta succedendo? Quale futuro hanno in mente per noi i nostri politicanti?
Gli indizi che fanno pensare a prove pesanti ci sono tutti ormai.
Noi siamo stanchi di essere vessati fino al punto di cominciare ad essere considerati un peso di cui disfarsi in qualche modo.


 Ormai è evidente ed è ben più che un campanello d’allarme: da una parte e dall’altra hanno in testa che la rideterminazione delle rendite catastali sia necessaria ma che la debba fare qualcun altro, non noi. Società private a cui affidare succulenti appalti con nuovi posti di lavoro dequalificati e sottopagati? Enti locali assetati di denaro fresco come i protagonisti di Twilight?


Occhi aperti colleghi! Si sta aprendo una stagione dalle temperature rigide: non facciamoci cogliere impreparati.


Chiediamo a tutte le organizzazioni sindacali una seria analisi e approfondimento su quanto sta avvenendo e se necessario una mobilitazione permanente, che utilizzi lo strumento dello sciopero se necessario ma anche altre forme di lotta democratica e mediatica.


 
I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Ravenna
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU


I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Modena
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU


I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Parma
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU


I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Bologna
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU


I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Reggio Emilia
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU


I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Ferrara
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU


I lavoratori dell’Ufficio provinciale di Piacenza
dell’Agenzia delle Entrate – Territorio e relativa RSU