Emilia Romagna Entrate, USB diffida alla DP di Modena

USB DIFFIDA IL DIRETTORE DELLA D.P. DI MODENA A DIMINUIRE IL NUMERO DELLE PERSONE ALL'INTERNO DEGLI UFFICI

 

Ecco il testo della nostra nota.

Modena -

Ai sensi dell’art. 1, comma 6), del DPCM 11 marzo 2020, come ribadito dall’art. 87 del D.L n.18 del 17 marzo 2020, le pubbliche amministrazioni devono assicurare lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile, fermo restando le attività indifferibili e quelle legate alla gestione dell’emergenza, per le quali andrebbe comunque ridotta all’essenziale la presenza fisica.

Nonostante la situazione di emergenza sanitaria imponga quindi di svuotare gli uffici in quanto potenziali luoghi di diffusione del contagio, risulta alla scrivente O.S. che ai lavoratori posti in smart working sia pervenuta una disposizione che prevede “un giorno di rientro settimanale in ufficio indicato dal Capo Ufficio, salvo situazioni contingenti che richiedano una ulteriore presenza” disattendendo, così, le disposizioni del governo, confermate anche dalle direttiva n. 2/2020 Ministero per la Pubblica Amministrazione.

La situazione assume poi aspetti paradossali, allorquando all’Ufficio Provinciale del Territorio viene previsto che su 38 lavoratori, siano addirittura presenti in Ufficio contemporaneamente dai 12 ai 15 lavoratori!

Tutto questo a dispetto del fatto che persino il Direttore Regionale dell’Emilia Romagna, che legge per conoscenza, ha disposto che nella DR, a fronte di circa 550 lavoratori, siano presenti fisicamente in ufficio solo circa 15/20 unità!

Tutto quanto sopra premesso, la scrivente O.S, diffida il Direttore Provinciale di Modena, dal continuare a disattendere le disposizioni in materia di contenimento della diffusione del coronavirus, mettendo così a rischio la salute dei lavoratori, invitandolo a limitare al minimo il personale presente in ufficio e limitatamente al disbrigo di pratiche assolutamente indifferibili e per il tempo necessario allo svolgimento delle stesse.

Si ricorda anche che la presenza in ufficio potrà avvenire solo e a seguito di ordine di servizio nominativo e motivato a norma di legge, per la comprovata esigenza di svolgimento dell'attività lavorativa strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza o indifferibile, anche ai fini di eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

La invitiamo, pertanto a modificare i provvedimenti adottati uniformandoli alle disposizioni eccezionali previste per l’emergenza coronavirus, evidenziando che, il citato DPCM dell’8 marzo scorso prevede che la violazione delle norme in esso contenute è punito ai sensi dell’art. 650 codice penale in materia di contenimento della diffusione del contagio COVID 19 per motivi di salute pubblica previsti dal DPCM 8 marzo 2020.

Distinti saluti.

Roma, 19 marzo 2020

p. la USB P.I. - Agenzie Fiscali

Luciano Vasta