Emilia Romagna - La riorganizzazione sotto i riflettori

Bologna -

Questo è il risultato. E non è poco. A gennaio, a poche settimane dal via, a Bologna come in tutto il Paese, questa riorganizzazione stava per partire sotto traccia, in sordina, a fari spenti, in un mare di rassicurazioni: “nessuno si muoverà”… “non cambierà nulla”…

 

Non poteva andare così. Abbiamo sollecitato una Dre sorda, ma soprattutto abbiamo parlato con i Lavoratori, organizzato  assemblee in tutti gli uffici della provincia di Bologna, dove si sarebbe partiti per primi, spiegato che dalle poche cose dette dall’Agenzia si capiva che non era come si voleva far credere. Abbiamo chiesto un confronto con gli organi dell’Agenzia per capire, avere garanzie e scrivere le regole, raccogliendo le firme di quasi 400 colleghi in pochi giorni a Bologna e Imola.

 

E organizzato un presidio sotto la Dre insieme alle altre OOSS perché, come dicevamo nelle assemblee, siamo partiti da soli ma saremmo stati contenti di fare la lotta con chiunque avesse voluto veramente farla. Poi, proprio mentre si svolgeva la manifestazione, sapete già dell’accordo in Dre, pieno di nulla ma utilissimo solo a tarpare le ali alla mobilitazione dei Lavoratori. Giudicate voi.

 

Il 2 febbraio a Bologna si parte. Ma chi voleva far partire tutto in sordina non ce l’ha fatta, ha perso la partita. Ora tutta la questione Riorganizzazione è sotto i riflettori, a Bologna, in Emilia Romagna ed a Roma.

 

Grazie ai Lavoratori mobilitati nelle assemblee ed in presidio, alle quasi 400 firme raccolte in pochissimi giorni negli uffici di Bologna ed Imola. E forse, lo diciamo piano, grazie anche a RdB.

 

La partita non finisce certo qui. Continueremo a lavorare per costruire quelle regole e quelle garanzie che reputiamo necessarie. Sulla mobilità, la sicurezza del proprio posto e della propria sede di lavoro. Le garanzie sul salario, la professionalità, il diritto alla carriera  e la qualità del lavoro. Giorno per giorno, caso per caso.

 

A partire da subito.

 


Pubblichiamo insieme con il comunicato le lettere inviate oggi alla Direzione regionale dell'Emilia Romagna con cui abbiamo chiesto:

  1. chiarimenti sull'orario di lavoro della nuova direzione provinciale;
  2. la revoca di 9 provvedimenti di distacco effettuati in violazione delle norme fissate dall'ultimo accordo sulla mobilità regionale.