Emilia Romagna - L'Agenzia è andata dai commercialisti a spiegare la riorganizzazione...
... ed è andata anche RdB con i lavoratori.
Ecco il testo del comunicato/volantino distribuito a commercialisti e cittadini:
Partita il 2 febbraio la riorganizzazione degli Uffici delle Entrate. Per ora, ha iniziato solo Bologna: Uffici paralizzati
La Riorganizzazione del Fisco Che fa bene agli evasori e male a cittadini ed operatori
Dopo l’ennesimo anno boom del recupero di evasione fiscale da parte dei Lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, ecco una riorganizzazione che paralizza gli uffici di Bologna e appare congeniale al disegno di abbassare la guardia sugli evasori e far pagare il prezzo della crisi come sempre allo stato sociale, a Lavoratori, Precari, Disoccupati e Pensionati. Brevemente, alcuni punti di merito:
L’Agenzia delle Entrate abbandona il presidio del territorio. Chiuderanno tutte le aree del controllo attualmente dislocate ed operanti nelle province, visto che il nuovo modello organizzativo prevede un’unica area controllo ubicata solo nella città capoluogo e l’abbandono di tutte quelle attualmente operanti nella provincia. L’abbandono del presidio del territorio, un bel piacere agli evasori.
Non solo, la scelta comporterà che per qualunque controllo fiscale non formale, commercialisti, operatori e cittadini della provincia dovranno far la valigetta e rapportarsi solo con l’unico ufficio nella città capoluogo. Un bel servizio a commercialisti, operatori e cittadini…
Allo stesso modo la valigetta anche per ogni controversia che finisca in contenzioso. Un unico ufficio contenzioso per l’intera provincia, ubicato nella città capoluogo. Ancora un bel servizio a commercialisti, operatori e cittadini… La riorganizzazione a Bologna ha previsto un intero settore di Lavoratori dedicato al controllo di Onlus e cittadini… senza partita iva.
Un’altra scelta incomprensibile col risultato di togliere ancora energie alla lotta agli evasori veri.