Emilia Romagna-Marche - ADM, I lavoratori non sono come le mucche di Fanfani

Bologna -

La vulgata popolare vuole che quando l’allora ministro Fanfani visitò le aziende agricole in Calabria, i politici locali, per fargli vedere quanto fossero rigogliosi gli allevamenti, dopo il suo passaggio, con dei camion spostavano un gran numero di mucche da un sito all’altro, cosicché il Ministro trovava sempre i pascoli pieni.

Allo stesso modo, l’Agenzia quando c’è una grave sofferenza in un ufficio e i lavoratori dichiarano lo stato di agitazione, sposta un numero di colleghi in quell’Ufficio, lasciandone scoperti altri. Quando anche questi entrano in stato di agitazione, interviene e sopperisce con altri lavoratori spostati da altri uffici ancora e così via secondo un perverso circolo vizioso.

Questo sta avvenendo regolarmente in tutta Italia, ma nella Direzione interregionale Emilia Romagna- Marche, si è davvero andati oltre.

La cronica carenza di personale registrata in tutti gli uffici delle due regioni, a cui una fallimentare gestione dei concorsi da parte dell’Agenzia a livello nazionale non ha saputo dare risposte, è arrivata ormai ad un punto di non ritorno.

Grave carenza all’UD di Modena? Si dispone che il personale di un altro Ufficio lavori per Modena.

Carenza all’Interporto di Bologna? Nessun problema, si prendono lavoratori da altri uffici della regione, così come era avvenuto anche per l’UD di Ravenna e per i Monopoli.

La stessa cosa per l’UD di Ancora, dove personale dalla Sede Interregionale viene spostato al porto e inoltre viene inviato anche un nuovo assunto (ma non c’era il vincolo quinquennale?) da Forlì, ufficio che solo due anni fa era stata oggetto a sua volta di un interpello per carenza di personale.

Insomma un tourbillon di movimenti con il personale spostato continuamente a coprire falle, aprendone però delle altre.

L’ultimo ufficio in ordine di tempo a dichiarare lo stato di agitazione è quella della Direzione Interregionale sede di Ancona nel quale la USB, unitamente alla RSU e alla Uil, ha aperto le procedure di conciliazione chiedendo un incontro al Prefetto.

Ricapitoliamo i fatti di quest’ultima vertenza.

Le difficoltà operative, legate anche allo spostamento di un collega già assegnatario di P.O.  dalla DID all’UD di Ancona, sono state oggetto di una richiesta di incontro da parte della USB e della Uil, concessa attraverso una video conferenza, durante la quale l’amministrazione alle prime rimostranze ha chiuso il collegamento!

Non contenta di questa brusca interruzione delle relazioni sindacali, quasi a mo’ di provocazione, subito dopo ha distaccato un altro collega dalla DID di Ancona all’UD della stessa città.

Questa la situazione e l’inevitabile conseguenza della dichiarazione dello stato di agitazione della nostra sigla USB e della Uil, affiancate dalla Rsu.

Al Prefetto esporremo tutto il nostro dissenso per questo modo di trattare i lavoratori ed i loro rappresentanti e un intervento diretto a tutelare i diritti calpestati.

Gli Uffici dell’ADM Emilia Romagna-Marche hanno bisogno di interventi strutturali volti a coprire le gravi carenze e ad alleggerire i carichi di lavoro, non certo di un continuo gioco dei quattro cantoni.

Riteniamo che anche questo modo di intendere i rapporti nella P.A., rientrino a pieno titolo, assieme alle rivendicazioni salariali, nello Sciopero del 2 dicembre e nella manifestazione che si terrà a seguire il 3 a Roma.