Emilia Romagna - Territorio, I nodi al pettine

Ravenna -

Venerdì 9 settembre si è tenuta all’Ufficio di Ravenna un incontro sull’andamento della produttività dell’ufficio.  Ravenna è un ufficio che ha sempre ottenuto ottimi risultati, si è sempre “piazzato molto bene” nella classifica della produttività che ogni anno viene stilata per premiare gli uffici: é sempre stato quello che potrebbe definirsi un fiore all’occhiello per l’Agenzia, vanto anche per i direttori che l’hanno diretto, composto da lavoratori ‘esemplari’.

 

Venerdì il direttore ha fatto presente che, nonostante nel primo semestre gli obiettivi siano stati raggiunti, non sono state “valorizzate” 5870 ore (per un diminuito afflusso di pratiche) e per cui devono essere fatte ulteriori lavorazioni, oltre al telelavoro già effettuato dai lavoratori di Ravenna.

 

Le RSU hanno fatto notare che nonostante i dipendenti abbiano lavorato bene svolgendo tutte le lavorazioni richieste, ad oggi dovrebbero svolgere lavorazioni per oltre 43 ore settimanali teoriche per recuperare le ore in esubero!!!

 

Il direttore inoltre ha ammesso le difficoltà di trovare una soluzione (e per tale ragione di essere in stretto contatto con la stessa Direzione Regionale) dato anche che alcune lavorazioni in telelavoro sono difficilmente quantificabili non essendoci tempi standard sicuri per lavori effettuati per altri uffici.

 

Le RSU sono rimaste sorprese: si “scopre” solo adesso che il meccanismo della produttività concepito dall’Agenzia porta a queste conclusioni, cosa che RdB PI - USB ha da tempo fatto presente in tutte le assemblee fatte, anche a Ravenna! Lo ripetiamo ancora: con questo sistema di premialità (e con l’organico presente a Ravenna, ancora in esubero…) la corsa al vertice della classifica porta solo un aggravio di lavoro senza la garanzia di un salario accessorio certo! Non dobbiamo rincorrere la produttività a scapito della qualità del servizio: occorre cambiare assolutamente rotta puntando sulla qualità del servizio pubblico, per evitare anche che uffici ottimi come quello di Ravenna si vedano penalizzati.

 

Mentre alcuni hanno accusato il direttore di aver dato l’informativa solo a settembre, stringendo di molto il tempo per l’eventuale recupero (e il direttore si è impegnato per il futuro di informare in modo più tempestivo i lavoratori, incontrando i loro rappresentanti, e come abbiamo suggerito, con una calendarizzazione più attenta e prossima agli incontri “istituzionali” con i vertici regionali)  tutti hanno lamentato l’assurdità di tale sistema. Adesso che i nodi sono venuti al pettine!

 

Gli altri argomenti all’ordine del giorno sono stati risolti in poco tempo, anche per la disponibilità mostrata dalla stessa dirigenza.

 

Variazione della fascia di flessibilità: la proposta RdB PI - USB, condivisa da tutti, è di portarla a 60 minuti, come in molti altri uffici, dalle 7,30 alle 8,30, aprendo gli sportelli catastali alle 8,30. Abbiamo richiesto comunque  che prima della sigla di un accordo definitivo siano sentiti tutti i lavoratori.

 

Lavori nuova sede per accorpamento uffici: come organizzazione sindacale abbiamo chiesto che tutti i lavoratori vengano informati dei progetti, prima della stesura definitiva, affinché possano partecipare più direttamente alle variazioni, eventualmente suggerendo soluzioni utili.

 

Anche in uffici efficienti i nodi su questo sistema di produttività stanno venendo al pettine mettendo in difficoltà non solo i lavoratori, ma anche i direttori che ormai non hanno più nulla da raschiare dal fondo.

 

Dire “noi l’avevamo detto” non è sufficiente, visto che non sembra che altre sigle sindacali intendano cambiare la rotta , quasi fossero distanti dalle esigenze e dai problemi degli stessi lavoratori. L’unico modo è passare con chi queste cose le vuole cambiare da tempo e coerentemente si muove da sempre in questo solco. Passa a RdB PI - USB, iscrivendoti o impegnandoti alle prossime elezioni. Passa dalla tua parte, passa a RdB PI - USB.

 

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