Emilia Romagna - Territorio, Sempre qualcosa in più
L’incontro in Direzione regionale per la distribuzione degli ultimi incentivi relativi al lontano 2008 si è concluso. Ora la palla passa alle RSU e sindacati provinciali per la ripartizione ai lavoratori che abbiano svolto, nel 2008, incarichi di responsabilità o lavori disagiati come maneggio di denaro, apertura e chiusura degli uffici, rapporto con il pubblico, ecc.
La firma dell’accordo regionale è stata una farsa: si è sottoscritto l’accordo fotocopia dell’anno scorso e non si è voluto entrare nel merito della distribuzioni delle somme agli uffici provinciali “perché se fatti da Roma sono sicuramente corretti”. Noi di RdB, a cui non piace fare i passa carte, e che ogni anno cerchiamo di ottenere nuovi vantaggi per i lavoratori, non lo abbiamo sottoscritto.
Non ci è stato spiegato come mai le ore lavorate del 2008 non corrispondono alla produttività dello stesso anno: uffici come quello di Bologna posizionatesi al 2 posto nella produttività regionale, sono inspiegabilmente scesi al 5 posto con un incentivo medio pro capite di 492 euro contro i 654 euro presi da chi si trova in prima posizione.
Le argomentazioni che “i parametri utilizzati sono diversi” non ci convincono. Se i premi cambiano se cambiano i parametri presi a riferimento allora la produttività e gli incentivi sono un gioco dove i lavoratori sono sempre più spremuti ed i soldi, che sono sempre meno, sono distribuiti con modalità su cui i sindacati non possono e non devono mettere il naso? Per noi non deve essere così.
C’era la possibilità e i margini per contrattare qualcosa di diverso, ma la compattezza delle organizzazioni sindacali, ad eccezione della sola Rdb – USB, nel voler proseguire lo scempio dell’accordo nazionale che ha distribuito a regioni come Sardegna, Campania e Calabria circa 800-900 euro pro capite e alla Liguria e Lombardia 200-300 euro senza un chiara e puntuale delucidazione è stato emblematico.
Noi, che lo scorso anno eravamo riusciti ad allargare le maglie dell’accordo nazionale prevedendo la possibilità di retribuire nuove figure, non ci siamo accontentati di una battaglia già vinta e sottoscritta in passato, ma volevamo fare un passo ulteriore in una distribuzione più equa e trasparente e basata su parametri certi e verificabili.
Per chi dovrà poi suddividere la magra torta a livello provinciale ricordiamo che gli incentivi stabiliti nella tabella B sono vincolanti solo per il massimo (ad eccezione di sopralluoghi e rappresentanza) ma possono essere anche dimezzati o ridotti, per assurdo sino ad un centesimo, ed il fatto che le figure indicate siano “prioritariamente” remunerate ciò non vuol dire che debbano esaurire tutti i fondi disponibili ma semplicemente che non si possono escludere. Questo per sottolineare che le RSU e le OO. SS. provinciali hanno piena autonomia di fare e disporre, con l’attenzione di utilizzare i criteri che rientrano nell’articolo 85 del CCNL che lasciano ampi spazi di manovra.
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