Entrate, a TUTTE le RSU e a tutti i lavoratori
13 marzo giornata di mobilitazione nazionale
MOBILITIAMOCI !
Il 13 marzo in occasione della ripresa del negoziato sulle progressioni economiche la USB ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale in modo che tutti i lavoratori possano far sentire la propria voce.
A Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna e Cosenza si terranno assemblee cittadine ed in tutta Italia e in tutti gli uffici abbiamo indetto 30 minuti di assemblea dalle 10:30 alle 11:00.
Chiediamo a tutti i delegati, iscritti, RSU ed ai lavoratori di partecipare e gestire direttamente questo momento di protesta: l’assemblea è un diritto dei lavoratori ed anche laddove non fosse presente la nostra sigla sindacale i lavoratori possono riunirsi e discutere sulle progressioni in ogni ufficio, partecipando alle assemblee indette dall'USB dalle 10:30 alle 11:00 e votando la mozione allegata.
E’ una giornata importante in quanto è necessaria la spinta dei lavoratori per ribaltare l’andamento del tavolo di contrattazione, partendo da quei contenuti che sono stati condivisi in questi mesi:
· rigetto di ogni forma di valutazione;
· impiego di tutti i 40 milioni disponibili attraverso una procedura aperta a tutti che consentirebbe di fare passaggi economici per circa 26.000 lavoratori già per l’annualità 2017, e concordare di continuare il percorso anche per gli anni successivi.
Questo è il momento di scegliere da che parte stare, questo è il momento di far sentire la nostra voce. Il segnale che deve arrivare all’Agenzia ed a tutte le Organizzazioni Sindacali deve essere forte e chiaro: le lavoratrici e i lavoratori sono stanchi di patire un blocco contrattuale che perdura da 9 anni, di attendere anni per veder corrisposto il salario accessorio e di sopportare negli uffici un clima da vera e propria caccia alle streghe con un aumento esponenziale di ingiuste ed odiose sanzioni disciplinari.
Ma soprattutto sono esasperati da un’Agenzia troppo “elastica” quando si tratta di incarichi dirigenziali, POS, POT, posizioni organizzative, incarichi di responsabilità ed esperti e tanto, troppo timorosa, quando si tratta dei diritti di tutti i lavoratori.
Chiediamo a tutti i lavoratori di non stare in silenzio, di stare dalla loro parte: l'unica che può restituire diritti, salario e dignità.