ENTRATE CALABRIA: SI CHIUDONO GLI UFFICI, SI PREMIANO GLI EVASORI

Lamezia Terme -

Come è noto, la USB P.I., è da sempre contraria alla chiusura di qualsiasi struttura presente nel territorio della nostra regione, così come nel resto del Paese, considerandola un arretramento in termini di servizi resi alla cittadinanza e di diritti tolti ai lavoratori.

In questa ottica, abbiamo espresso da subito la nostra ferma contrarietà anche al ridimensionamento dell’Ufficio delle Entrate di Soverato che, dalla prime notizie sui nuovi locali, si sta puntualmente rivelando, come da noi largamente previsto, una scelta fortemente penalizzante, che colpirà una realtà importante come il soveratese, anche dal punto di vista logistico dei nuovi locali.

Ridurre, come nelle intenzioni della Direzione Regionale, un ufficio che solo un paio di anni fa contava oltre 20 unità, ad una postazione front office, di sole 4 unità, strutturalmente inidonea e ubicata in una zona completamente fuori mano, è una scelta miope e sconsiderata dell’Agenzia, la quale, evidentemente, ritiene che la soluzione ai propri problemi risieda nella chiusura di uffici e nel concentramento del personale nelle sedi provinciali.

In una realtà difficile e devastata come quella calabrese, con un enorme sommerso legato anche alla malavita organizzata, che causa una imponente evasione, l’abbandono dei presidi territoriali è davvero una scelta illogica e assolutamente incomprensibile.

Oltre al personale che si troverà improvvisamente a dover lasciare la propria città per recarsi a lavorare a Catanzaro, distante oltre 35 chilometri, con solo 4 “fortunati” che rimarranno al front office (con quali criteri, istituiamo una lotteria?), sistemati, come detto, in una struttura inadeguata sia per i lavoratori che per l’utenza, ad essere fortemente penalizzati saranno anche i professionisti e più in generale i cittadini.

Noi riteniamo che l’Agenzia abbia come compito primario quello di garantire un fisco equo e proporzionale alle possibilità di ognuno, ma per farlo occorre colpire l’evasione fiscale.

Ci troviamo, invece, uno Stato che anziché colpire gli evasori, li premia con condoni mirati e assai convenienti per chi ha rubato soldi ai cittadini.

Va in questo senso, infatti, la decisione di riproporre una nuova Voluntary Disclosure (un condono, l’ennesimo, ammantato di inglese), per “premiare” ancora una volta gli evasori.

Il paradosso è che queste attività ricadranno sulle spalle dei lavoratori costretti a legittimare coloro che fanno rientrare i capitali, a discapito delle attività di accertamento dei tanti, troppo evasori ancora sconosciuti al fisco.

La USB Calabria, nel chiedere al Direttore Regionale che la soluzione intrapresa per Soverato venga sospesa e rivista e che venga rafforzato, invece, il controllo del territorio da parte dell’Agenzia, annuncia che parteciperà attivamente alla raccolta delle firme proposta dalla USB Agenzie Fiscali Nazionale, per fermare l’ennesimo condono che premia chi ha evaso le tasse!