Entrate Emilia Romagna, la farsa delle trattative senza un euro da trattare
L’accordo regionale ha blindato ogni euro. Le trattative negli uffici sono state rese così una farsa, svilite di ogni dignità e prive di senso, tranne uno: la valutazione della prestazione individuale, il dover dire “si” a dispetto dei lavoratori che non la vogliono.
Noi non ci stiamo
No alla valutazione. No a tutte queste differenze. No a quest’accordo
Vogliamo:
No alla valutazione: di oggettivo ha solo un nuovo clientelismo con i soldi di tutti. Nel caso in cui le parti trattanti in ufficio la concordassero comunque, sottoporre tale decisione (e solo questa parte dell’accordo locale) a referendum dei lavoratori dell’ufficio medesimo, prevedendo che in caso di bocciatura tale quota del budget venga divisa tra tutti senza altre trattative, perdite di tempo o... ricatti. Loro sanno che i lavoratori non la vogliono, per questo Loro non vogliono i referendum...
Svincolare e “liberare” alle trattative locali almeno il 50% del budget di produttività assegnato a ciascun ufficio: solo così si possono restituire alla trattativa almeno parte dei fondi che l’accordo regionale ha arbitrariamente blindato, solo così possiamo lavorare per attenuare differenze diventate ormai enormi.
Almeno 1.000 euro netti a ciascuno: quanti non percepiscono neanche quest’importo netto da tutto il Fps, fermandosi ad una cifra oscillante tra 600 ed 800 euro? A fronte di massimi che, a parità di giornate lavorate, superano normalmente almeno i 3.000 euro netti. E’ ora di rispondere a chi vuole frantumare i lavoratori e di riprendere la strada che porta ad un minimo d’equità e d’equilibrio.
In allegato, oltre alla versione pdf del presente comunicato, anche la lettera che abbiamo inviato alla Dre ed alle OOSS in data 8 gennaio 2007