Entrate, firmano senza sussulti

Nei comunicati si protesta e ai tavoli si firma qualsiasi cosa!

Roma -

5.105.581 era stato il titolo che avevamo dato al nostro comunicato a commento dell'accordo per il FPS 2010 sottoscritto da tutte le OO:SS ad eccezione di USB. Si trattava non di un numero a caso ma di una cifra ben precisa corrispondente alle somme avente carattere di certezza e stabilità che potevano essere stanziate, già nel fondo 2010, per finanziare altre progressioni economiche. Ed invece, l' amministrazione e i sindacati sottoscrittori dell'accordo preferirono dirottare quelle somme per finanziare ulteriori posizioni organizzative.

Quest'anno, in occasione della firma dell'accordo per la ripartizione dell'FPS 2011, si è ripetuto lo stesso copione. Ciò che cambia è solo l'entità della cifra (7.961.535) avente carattere di certezza e stabilità. Una cifra che avrebbe consentito di realizzare circa 4.000 progressioni economiche ma che, ancora una volta, amministrazione e sindacati hanno preferito destinare per il pagamento delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità.

Formalmente, l'impossibilità di scorrimento della graduatoria sulle progressioni economiche è stata giustificata dall'amministrazione (e accettata senza sussulti dalle altre OO.SS.) sulla base della famigerata circolare della Ragioneria che, in maniera del tutto faziosa, ha interpretato i vincoli legislativi posti dal decreto Brunetta: una interpretazione alquanto discutibile, secondo la quale le progressioni economiche non potrebbero produrre effetti economici fino al 31 dicembre 2013. E così, in pochi minuti, l'amministrazione ha ottenuto la firma di un accordo pressoché uguale a quello dell'anno precedente.

Risultato: nessuna progressioni economica ed invece aumento della cifra destinata a finanziare posizioni organizzative ed incarichi di responsabilità.

Sembra che il tempo passi invano: la crisi che colpisce i lavoratori pubblici sottoposti ad un blocco contrattuale sine die, la pressione fiscale sempre maggiore nei confronti dei redditi da lavoro dipendente non hanno portato i sindacati a nessuno slancio, a nessuno scatto: solo la supina accettazione delle “ragioni” dell'amministrazione, sui presunti vincoli legislativi e/o sui vincoli posti da una circolare.

Avremmo preferito un finale migliore perché siamo ancora convinti che una O.S. non può arrendersi dinanzi a vincoli legislativi o circolari faziose che, se accettati, condannerebbero i lavoratori pubblici ad un futuro misero dal punto di vista retributivo e dei diritti.

L'amministrazione si è impegnata ad aprire nei prossimi giorni un tavolo per discutere delle progressioni economiche con decorrenza 2014. Naturalmente anche in quell'occasione continueremo a ribadire la nostra posizione, consapevoli che la strada per completare i passaggi economici non è semplice ma è necessario continuare a percorrerla come abbiamo sempre fatto in questi anni.

Infine l'amministrazione ci ha illustrato le posizioni dirigenziali che, a seguito del decreto sulla spending review, dovrebbero essere  soppresse: si tratta di 363 posizioni delle quali 181 riguardano posizioni dirigenziali relative ad attività no core (entro il 31/12/2013) e 182 riguardano attività CORE (entro il 31/12/2015).

Come è noto la norma prevede che per garantire la funzionalità degli uffici anche a seguito della rideterminazione delle posizioni dirigenziali si apra, per i funzionari della terza area con almeno 5 anni di esperienza professionale, una procedura selettiva per un numero di posizioni non superiori a 380.  Vogliamo che questa procedura selettiva costituisca una opportunità per tutti i funzionari della terza area e non semplicemente un salvacondotto per gli incaricati dirigenziali. Crediamo che anche su questa partita si giochi la credibilità dell'agenzia.