Entrate, la surreale vicenda del concorso per i 3970 funzionari non conosce tregua!

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Di rinvio in rinvio, tra ritardi e differimenti, la pubblicazione delle graduatorie annunciata per marzo, slitta ancora dopo la sentenza del Tar del Lazio, rinviando ulteriormente l’immissione in servizio dei neoassunti. Sperando che quello annunciato pochi giorni fa da Agenzia sia l'ultimo rinvio e che questo capitolo possa arrivare finalmente a chiudersi nel migliore dei modi, è importante evidenziare come la dilatazione delle tempistiche non colpisca solo le legittime aspettative dei vincitori del concorso, coinvolgendo la loro vita personale e familiare, ma produca effetti anche sul personale già in servizio.

Con organici da tempo ridotti all'osso e obiettivi sempre più "sfidanti", l’assunzione dei vincitori del concorso avrebbe dato un po’ di respiro al personale già in servizio che lavora in condizioni sempre più insostenibili. Ci troviamo invece nel paradosso che gli obiettivi di budget sono stati dimensionati facendo affidamento all’ingresso dei nuovi colleghi e colleghe e che, alla luce del nuovo rinvio invece, che a questo punto si verificherà chissà quando, rimarrà ancora a lungo sulle spalle di chi già lavora, senza contare che comunque il contributo lavorativo sarà condizionato dal quel periodo di adattamento e affiancamento, inevitabili per chi affronta una nuova realtà lavorativa.

Conclusione: obiettivi più alti con personale invariato quando non in diminuzione, che si traduce nella sostanza in obiettivi di fatto irraggiungibili.

Se a tutto questo aggiungiamo anche il caos determinato dalle nuove regole sull'accertamento tributario, amplificato da un coacervo di termini applicabili alle diverse casistiche e alle contrastanti indicazioni tra l'Agenzia e il Mef, che ha generato una paralisi dell'attivitá di controllo, il quadro si complica ulteriormente.

Insomma ci troviamo in presenza di una condizione che, senza volere in questa sede entrare nel merito delle responsabilità, rischia di ripercuotersi sui lavoratori e sulle lavoratrici che, oltre alla beffa legata a carichi di lavoro sempre più alti, subirebbero il danno economico legato al mancato raggiungimento degli obbiettivi.

Alla luce di un ulteriore rinvio nella pubblicazione delle graduatorie e del conseguente ingresso dei neoassunti, è chiaro che i budget assegnati vanno necessariamente rivisti, diminuendo i carichi di lavoro che stanno logorando il personale in servizio già in questa fase dell’anno.