Entrate Lazio - Lavori in corso in Direzione Regionale

Roma -

La trattativa iniziata il 13 dicembre scorso ruotava intorno a un ordine del giorno molto corposo che comprendeva punti relativi alla distribuzione del salario accessorio, alla procedura di interpello per l'assegnazione degli incarichi di responsabilità e delle posizioni organizzative, al diritto allo studio e alla ristrutturazione organizzativa. Cerchiamo di sintetizzare i punti della discussione.

 

 

Diritto allo studio Avevamo sollevato forti dubbi circa la corretta applicazione della norma contrattuale sulle centocinquanta ore. Ci sembrava che la concessione dei permessi su base locale e non su base regionale provocasse una perdita consistente di ore di permesso. La risposta della Direzione Centrale alla nostra lettera confermava la correttezza del nostro punto di vista. Ora la Direzione Regionale ha preso l'impegno formale di gestire direttamente la procedura, al fine di garantire la piena saturazione del diritto. Ciò vuol dire: più diritto a più Lavoratori. Siamo soddisfatti.

 

 

Nuovo front office A ottobre scorso abbiamo avuto una fitta corrispondenza con la Direzione Regionale sul tema delle ricerche di immobili a Roma, da adibire a nuovi uffici e sull'interpello per la ricerca di dodici funzionari da assegnare al front office professionisti di via Benaglia. Se sulla prima questione per ora continuano a circolare solo voci in attesa di conferma (anche se non rassicuranti), sul nuovo front office abbiamo ottenuto l'apertura di un tavolo negoziale. Ci sembra di recuperare così il ruolo e la dignità che spetta al sindacato anche in tema di organizzazione del lavoro.

 

 

Salario accessorio Sotto l'albero troveremo il secondo acconto della produttività collettiva 2007. Per quanto riguarda invece il 2006 abbiamo ricevuto alcuni prospetti che si riferiscono alle quote da destinare ai singoli uffici. Resta tutto da definire il meccanismo di attribuzione del salario di produttività ai singoli Lavoratori. Le regole rispetto al 2005 sono cambiate, ma l'obiettivo di assicurare a tutti una partecipazione adeguata e garantita rimane. Non siamo populisti, più semplicemente crediamo che la produttività sia il risultato di un gioco di squadra e non di una fuga solitaria. E quindi intendiamo premiare la squadra e non il fuggitivo. Resta per noi primaria la proposta di assicurare una quota minima a tutti i Lavoratori. La consistenza del FPS 2006 ci autorizza a sperare che questa quota possa superare i cinquecento euro a testa, fatte salve migliori condizioni.

 

 

Sullo sfondo di questo scenario brillano i risultati raggiunti dai Lavoratori nel 2006 e confermati anche nelle stime quasi definitive del 2007. Tali risultati hanno costretto lo stesso viceministro Visco a dirsi piacevolmente sorpreso delle capacità dimostrate dalla categoria nella lotta all'evasione fiscale. Peccato dover prendere atto di due cose:

 

  1. proprio ora che il gettito è aumentato, con lodevole lungimiranza l'accordo nazionale ha ridotto dall'85% al 75% il suo peso sulla determinazione del FPS;
  2. tutti ci ammirano, tutti parlano bene di noi, ma nessuno lavora per salvare la macchina fiscale da una ristrutturazione che con la Finanziaria 2008 somiglia troppo a un cambio sostanziale del volto dell'Agenzia Entrate.