Entrate - Mentre riprendono a salire i contagi, l'amministrazione e le altre sigle sindacali smantellano le misure a tutela della salute. Sul lavoro agile si va verso la proroga.
Su disposizione del Direttore Centrale Risorse umane e organizzazione, le OO.SS. delle aree professionali e della dirigenza sono state riconvocate per trattare dell'aggiornamento delle misure di sicurezza anti COVID-19 nei luoghi di lavoro.
L'accordo sulla sicurezza siglato oggi tra l'Amministrazione e le altre OO.SS. rappresenta a tutti gli effetti una scatola vuota.
A fronte del venir meno dell'obbligo dell' uso delle mascherine e della scelta operata dall'Amministrazione di ridurre a 1 MT la distanza tra le postazioni, non é infatti prevista alcuna vera misura compensativa a tutela della salute e della sicurezza.
Unica previsione 3 giorni di sw aggiuntivi rispetto all'accordo individuale sottoscritto per i genitori conviventi con figli minori di 14 anni risultati positivi al covid.
E cosa accade per tutti gli altri colleghi conviventi con positivi diversi dai figli under 14? Liberi di andare in ufficio e rischiare di contagiare altri colleghi...
Con senso di responsabilità avevamo proposto tre punti che a nostro avviso andavano nella direzione di non smantellare il buon lavoro fatto in questi anni sulla sicurezza:
A) tutela dei colleghi genitori di figli under-14, a prescindere dalla accertata positività, cercando così di ridurre le assurde disparità normative introdotte dal governo tra lavoro privato e lavoro pubblico;
B) reale tutela di colleghi conviventi con positivi al covid, attraverso l'utilizzo del lavoro agile con calcolo della prevalenza plurimensile e non settimanale;
C) possibilità di derogare ai limiti della "prevalenza" in ufficio, sempre attraverso l'uso del lavoro agile, qualora dovesse salire in modo esponenziale il numero dei contagi (previo confronto tra le parti).
L'Amministrazione non ha nemmeno voluto considerare tali proposte di buon senso, modificando la propria bozza con aspetti di mero dettaglio.
Abbiamo quindi sollecitato l'Agenzia a dare indicazioni chiare alle proprie strutture periferiche in merito all'applicazione della normativa a tutela dei "lavoratori fragili" fino al 31 dicembre. L'Amministrazione ha comunicato che procederà in tal senso.
In conclusione, al tavolo erano palpabili le difficoltà di tutte le sigle rispetto alla proposta dell'amministrazione. Difficile comprendere, pertanto, la sottoscrizione di un accordo che non tutela ma di fatto conferma la nota di parte pubblica del 29 settembre.
Insomma per USB non sussistevano le minime condizioni per sottoscrivere un accordo che certifica la fine di tutte quelle misure che sinora hanno consentito di ridurre l'esposizione a rischio dei lavoratori.
E tutto ciò mentre la curva dei contagi nel paese e negli uffici riprende a salire pericolosamente.
Infine, a seguito della richiesta formulata da USB per sollecitare l'amministrazione ad aprire un tavolo che disciplini lo sw a regime così come previsto dal CCNL, l'Agenzia ha comunicato, nelle more della trattativa, la proroga della disciplina attualmente vigente.
USB PI Agenzie Fiscali
Allegato l'accordo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro