Entrate - orario di lavoro, TUTTI obbligati a turnare!
Orario di apertura sportelli per le aree metropolitane: Precettati!
Per anni abbiamo lanciato l’allarme sulle problematiche dell’area servizi, per anni abbiamo chiesto un tavolo di confronto sui mancati investimenti dell’amministrazione in quel settore, non abbiamo mai avuto risposte.
Ora l’amministrazione pare accorgersi che esiste un problema nel servizio assistenza ai contribuenti, ma qual è l’approccio al problema?
Non si parla di reclutamento di nuovo personale, non si parla di riqualificazione e riconoscimenti professionali dei lavoratori ma semplicemente di allungamento a dismisura dell’orario di apertura degli sportelli.
E così mentre si ammette che c’è un piano preciso per chiudere i piccoli uffici territoriali, rinunciando al presidio del territorio ed a quella vicinanza ai contribuenti che per anni è stata sbandierata nei comunicati stampa ufficiali, si chiede ai lavoratori di rinunciare ai propri diritti monetizzando tale rinuncia.
E così nasce l’indennità di rinuncia ai diritti per cui si è arrivati a stanziare ben 1,5 milioni di euro che corrispondono ironicamente ai presunti risparmi derivanti dalla seconda tornata di chiusure di uffici territoriali.
Certo non ci aspettavamo che le stesse organizzazioni sindacali che in questi anni hanno firmato di tutto si strappassero i capelli e rifiutassero sdegnosamente quest’elemosina, elargita da un’amministrazione che non ha fatto nulla per garantire a tutti i lavoratori una progressione economica, che da anni tenta di dividere i lavoratori usando una logica medioevale di investiture cavalleresche (attribuzione di incarichi dirigenziali, posizioni organizzative e di responsabilità, valutazioni del dirigente) ma da qui ad osannare tale accordo ce ne corre……
Oggi i lavoratori degli uffici territoriali delle aree metropolitane avranno una grande opportunità, quella di non essere complici di questa agenzia nello smantellamento dei diritti di tutti noi, oggi avranno la possibilità di urlare che non vogliono essere complici nella chiusura di tanti uffici territoriali e del trasferimento di quelle competenze nelle città, oggi potranno decidere di difendere i diritti di tutti noi.
Contro la perdita dei diritti, remunerata con i risparmi sulla pelle di altri lavoratori, contro le chiusure continue degli uffici, contro la rinuncia a combattere l’evasione fiscale che si compie attraverso un lento ma costante smantellamento delle Agenzie Fiscali, per lo sblocco del Comma 165 e per la ripresa dei percorsi professionali e il loro completamento, USB indice una prima giornata nazionale di mobilitazione per il giorno 5 febbraio 2013 e avvierà le procedure di conciliazione per essere pronta a rispondere con ogni mezzo.
Oggi ognuno di noi dovrà decidere da che parte stare, e la decisione che prenderemo peserà come un macigno sul nostro futuro.
E tu da che parte stai?