Entrate - Passaggi di fascia economica

Roma -

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Progressioni economiche

L’amministrazione nel confermare la sussistenza di risorse che consentirebbero circa 22.000 passaggi economici, ha rappresentato le criticità connesse all’eventuale scorrimento della graduatoria del 2010, indicando come ipotesi alternativa quella del bando di una nuova procedura (con una diversa pesatura tra titoli ed anzianità) che riservi, però, un 10% al sistema della valutazione.

 L’USB nel suo intervento ha ribadito che, al di là dei tecnicismi, ciò che occorre è la volontà politica di mettere in campo un percorso che risponda ai seguenti criteri:

 1) completare i passaggi economici per tutti coloro che non ne hanno usufruito;

 2) netta contrarietà al sistema della valutazione (abbiamo appreso che le OO.SS che l’avevano avallato con l’accordo del 2010, folgorate sulla via di Damasco, oggi si accorgono delle pesanti ripercussioni che tale sistema ha avuto sul clima interno);

3) ripensare al sistema delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità e alla sua incidenza sul fondo. Il CCNL, infatti, non obbliga a finanziare queste figure con soldi fissi e ricorrenti che, a nostro avviso, devono essere destinati prioritariamente a finanziare nuove progressioni economiche.

L’amministrazione ha preso atto dei diversi interventi ed ha aggiornato l’argomento ad una successiva riunione.

Posizioni organizzative e incarichi di responsabilità.

L’amministrazione ha comunicato che allo stato attuale ci sono circa 3000 tra posizioni organizzative e incarichi di responsabilità che incidono complessivamente sul fondo per circa 10 milioni, mentre solo 4 milioni sono a carico dell’Agenzia.

La differenza sostanziale fra i due istituti è che il primo, previsto dal CCNL, prevede una compartecipazione dell’Agenzia ai costi per finanziarlo, il secondo, previsto dal CCNI, è totalmente a carico del Fondo.

L’Agenzia ha proposto di intervenire, attraverso una norma di interpretazione autentica, sull’art 28 comma 2 del CCNL che stabilisce, per le PO, il limite del 2 percento della dotazione organica  della terza area. Innalzando tale limite in modo da farvi rientrare anche gli incarichi di responsabilità, ad avviso dell’Amministrazione si libererebbero delle risorse che ritornerebbero nel fondo unico.

Si tratta, solo di una proposta formulata dall’amministrazione che andrà opportunamente valutata per comprendere bene eventuali criticità e controindicazioni.