Entrate - Perché nel Veneto ogni occasione è buona per dare bastonate?

Venezia -

La faccenda Coronavirus presso la cittadella di Mestre ha ottenuto subito il risultato di chiudere il bar interno e di dimezzare i posti alla mensa con turni che devono partire dalle 12 alle 14. Questa la grande efficienza dell’Amministrazione.

Per il front office invece non servono precauzioni visto che nelle riunioni dell’unità di crisi il medico ha detto che mascherine e la protezione in plexiglass non servono anche se forse, bontà loro tra un po’ li metteranno.

Gli RLS hanno richiesto di ridurre gli orari di sportello, di sospendere gli accessi dei verificatori su cui non c’è urgenza, di delocalizzare i dipendenti della cittadella, che ne facciano richiesta, negli Uffici dell’Agenzia più vicini alla loro abitazione al fine di evitare i mezzi pubblici. Ma in questo caso il NO secco su tutti i fronti è stata l’unica risposta ottenuta. Anche se le postazioni libere complessivamente in tutti gli uffici del Veneto (per pensionamenti, ecc.) sono circa 200 già predisposte con computer, sedie e scrivanie.

E sì che basterebbe copiare gli accordi già applicati nelle altre due regioni a maggior rischio, Lombardia ed Emilia Romagna.

Ci troviamo di fronte ad un’emergenza e, a parte bar e mensa, stanno proponendo alternative che per essere attuate hanno bisogno di settimane …

Ma non soddisfatta l’Amministrazione ha deciso di mandare la POER Professional della formazione e comunicazione ad intervistare i colleghi al front office di molti uffici del Veneto a cominciare da Este che si trova a soli 10 km dal focolaio del Veneto del Comune di Vo’ ed è l’ufficio delle Entrate competete di zona. Una geniale idea per propagare il Virus nei front office della regione.

Ancora una volta l’Agenzia delle Entrate del Veneto dimostra la sua capacità ad essere sorda a qualsiasi richiesta e di saper “bastonare” i lavoratori con velocità e determinazione.