Entrate Potenza: Ripartizione del fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività dell'anno 2005
Lo scopo del presente comunicato è semplicemente quello di informare e sottolineare i passaggi più significativi degli incontri sulla contrattazione del FPS 2005. Ovviamente questi produrranno effetti diretti in termini economici sui lavoratori interessati.
La scrivente organizzazione sindacale ha ricevuto la copia del verbale relativo all’ultimo incontro del 22/02/2007, convocato dalla Direzione dell'Ufficio delle Entrate di Potenza ed avente all’ordine del giorno “Ripartizione del fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività dell’anno 2005”.
Come risulta dai verbali, incluso quello sopra citato che andiamo contestualmente a diffondere, alle RdB non è stato consentito di effettuare contrattazione.
Infatti, al tavolo del 22/02/2007 in cui la scrivente sigla riteneva di potere passare alla fase della effettività della contrattazione tale possibilità le è stata negata dalle parti convenute al tavolo che hanno dichiarata chiusa la contrattazione già nell’incontro precedente eccetto per i criteri di ripartizione della quota della produttività del 62% (Area Controllo), come indicato nel verbale della riunione dell’8/02/07. Si segnala che in quest’ultimo verbale sono contenute le dichiarazioni della RdB circa i motivi per cui si restava al tavolo e cioè per ricevere l’informativa in attesa di un formale documento a seguito del quale dare effettività alla contrattazione. Inoltre, si sottolinea che la Parte Pubblica ha asserito di non avere “proposta formale da consegnare perché l’odierno tavolo è la sede di formulazione delle stesse”.
Pertanto, non condividiamo e contestiamo sia la procedura seguita che le posizioni assunte dai convenuti nel corso degli incontri tenuti per concludere la contrattazione decentrata di secondo livello sulla ripartizione del FPS anno 2005 ed in particolare:
- che l’Amministrazione abbia solamente fornita la stringata proposta contenuta nel verbale dell’incontro dell’8/02/07 senza alcun altro atto o documento allegato. Tale comportamento lede la ragione dell’impianto normativo/contrattuale riconducibile al CCNL vigente, per il quale l’informazione preventiva costituisce elemento qualificante dell’intero sistema delle relazioni sindacali e che l’Agenzia fornisce tempestivamente tutte le informazioni sugli atti aventi riflessi sul rapporto di lavoro;
- che le altre OO.SS. si siano spogliate del potere di contrattare a favore delle R.S.U. condividendo la seguente posizione espressa da una O.S. la quale “…; rimarca la preminenza della RSU democraticamente eletta da tutti i lavoratori, rivendicandone la titolarità della rappresentanza degli stessi e della contrattazione;…”. Fatta salva la legittima funzione e rappresentanza delle RSU, non condividiamo tale asserita preminenza ed esclusività della contrattazione. Anche perchè non ci risulta che in tale occasione le RSU abbiano sentito i lavoratori. Solo le RdB hanno indetto un’assemblea dei lavoratori tenutasi il giorno 14/02/07 nel corso della quale si è trattato del FPS anno 2005;
- che i criteri di ripartizione riportati nei verbali non rispettano i criteri dettati dagli Accordi Nazionale e Regionale entro i quali vanno raggiunti gli accordi a livello locale;
- che, gravissimo, nell’accordo del 22/02/07, a proposito della ripartizione del 62% della produttività, la RSU proponga di “demandare alla discrezionalità piena del dirigente dell’Ufficio la distribuzione del restante 20%, discrezionalità che gli consentirà di “premiare” professionalità elevate non gratificate, negli anni, da adeguati sviluppi funzionali ed economici.” . Qui le RSU riconoscono la qualità senza che siano stati costituiti gli Osservatori congiunti previsti dall’Accordo Nazionale. Inoltre, le altre OO.SS. e le RSU palesemente rinunciano alla loro funzione di controllo e vigilanza nella distribuzione degli accessori;
- che si decida di remunerare il Responsabile della Sicurezza dei lavoratori pur non risultando eletto nessun responsabile all’interno della stessa R.S.U.;
- che non rispettando i criteri stabiliti dall’Accordo Regionale si è deciso di remunerare con €. 1,50 per dichiarazione trasmessa chi ha svolto tale attività. Con tale scelta dai circa €.29.200,00 da noi quantificati per essere destinati all’Area Servizi ed U.D.S., ben €.11.300,00 vengono destinati a remunerare tale attività. Tale scelta comporta una drastica riduzione del compenso a danno di tutti i lavoratori appartenenti all’Area. Il beneficio di tale scelta ricadrà su 11 lavoratori dei quali solo su 7 in modo significativo;
- che il verbale del 22/02/07 contiene la seguente oscura dichiarazione: “All’unanimità dei presenti,…….e aver rammentato che il direttore può, anche, per necessità equitative, prevedere remunerazioni di tipo forfetario,…..”. Ci chiediamo cosa le altre OO.SS. e le R.S.U. vogliano dire con questo. Ma il compito di rappresentare al meglio e di tutelare i lavoratori a chi compete? A questa domanda qualcuno dovrà pure dare una risposta ai lavoratori!!!!!!!
- che al predetto tavolo non si è contrattato sui criteri di ripartizione del Fondo di Sede, su cui l’Amministrazione non ha fornito alcun dato, e di conseguenza tutte le OO.SS. sono state di fatto escluse dalla stessa contrattazione;
- che per la maggiorazione per le attività di servizio ai contribuenti rese al front-office auspichiamo che le somme disponibili a tale titolo siano ripartite tra i lavoratori parzialmente esclusi dalla ripartizione delle somme assegnate a titolo di produttività.
... ed ora alcuni dati contabili
Premesso che alle OO.SS. non sono stati forniti dati, ipotizzando che tutti abbiano lavorato 1.500 ore nel corso del 2005, due unità abbiano effettuato part-time, 13 unità abbiano effettuato attività di front-office, n. 35 unità attività all’Area Controllo e n. 49 ad altre attività, si indica ciò che spetterebbe, come importo medio pro-capite, ad un lavoratore appartenente alla IIa Area, salvo errori di calcolo, con la ripartizione della produttività - FPS anno 2005 (Gli importi sono tutti al lordo Irpef ed al netto di tutte le altre ritenute):
|
| Proposta RdB | Accordo a verbale |
Area Controllo | Quota spettante ai lavoratori che partecipano alla ripartizione dell’80% | €. 656,00 | €. 624,00 |
| Quota spettante ai lavoratori che partecipano sia alla ripartizione dell’80% che al 20% da assegnare al personale a discrezione del dirigente dell’Ufficio (Ipotizzando che tale quota sia riconosciuta almeno al 50% del personale in servizio nell’Area) |
| €. 780,00 |
Area Servizi ed U. D. e S. | Quota spettante ai lavoratori che partecipano alla ripartizione del 50% | €. 458,00 | €. 118,00 |
| Quota spettante ai lavoratori che partecipano sia alla ripartizione del 50% per tutti che al 50% da assegnare al personale non interamente coinvolto nelle attività di front-office (Ipotizzando che il personale interamente impegnato nelle attività di front-office sia pari a 13 unità) |
| €. 278,00 |
Sembra evidente la notevole discriminazione che si andrebbe ad operare a danno dei lavoratori. Non solo ma dall’esame degli importi gli unici a beneficiare di un vantaggio, per quanto riguarda la produttività, sono solo quelli che parteciperanno al premio del 20% mentre tutti gli altri avranno una perdita economica in misura più o meno maggiore.
Per i sopraindicati motivi, denunciamo di essere stati privati della possibilità di decidere se sottoscrivere o non sottoscrivere i verbali citati.
Considerazioni finali.
Sotto il profilo del merito della contrattazione, si evince che le regole da applicare per la distribuzione delle indennità sono di difficile ricostruzione, numerose e complesse. Che ancora più difficile è l’opera di individuazione degli elementi per la verifica della corretta applicazione delle regole stesse. Quindi, forte si sente l’esigenza, per l’avvenire, di individuare regole più semplici, obbiettive e rapide per l’erogazione delle indennità al personale.
La modalità di contrattazione della controparte e degli altri attori sindacali ci pare lesiva degli interessi dei lavoratori e chiara è la sensazione che i colleghi rappresentanti dei lavoratori non abbiano fatto tutto quello che si poteva.
Ma ciò non può e non deve essere motivo di scontro.
Pertanto,considerate tali premesse si chiede una pronta e forte mobilitazione di tutti i lavoratori allo scopo di mettere alle corde la controparte e costringere i colleghi rappresentanti dei lavoratori a scelte condivise e trasparenti.
L’opportunità di spostare in sede giudiziaria le valutazioni sulla pseudo contrattazione coinvolge a questo punto necessariamente tutti i lavoratori ai quali, quindi, giriamo la parola.
L’azione legale potrà portare qualche ritardo nell’erogazione delle somme, ma può essere il punto di partenza per un futuro di migliori relazioni sindacali. Adesso tocca a noi questa ulteriore spinta.