Entrate - Progressioni economiche, adesso voltiamo pagina!

Intanto il Senato approva la norma salva-incaricati per 800 funzionari dell'Agenzia

Roma -

La riunione dello scorso 3 aprile è stata una lunga processione durante la quale l'Agenzia ha illustrato le modalità applicative dell'accordo sulle progressioni economiche. È stata una sessione puramente tecnica, durante la quale l'amministrazione e i sindacati firmatari dello sciagurato accordo si sono rinfacciati accuse e responsabilità secondo il classico schema dello scarica-barile.


Gli argomenti affrontati saranno riportati in un verbale e così ognuno potrà farsi un'idea delle ricadute pratiche dell'accordo sui passaggi e dei tanti nodi irrisolti su molte questioni: pensionamenti, tirocinio, CFL, master, abilitazioni professionali, part-time, sanzioni disciplinari, periodi di servizio in altre amministrazioni. Le graduatorie sono ancora provvisorie e potranno
essere riviste, tuttavia bisogna essere onesti nell'ammettere che cambiare in corsa alcune interpretazioni significa riconoscere un diritto legittimo a qualcuno e disconoscerlo a qualcun altro.


Infatti come è ormai a tutti evidente, il vero limite di quell'accordo è che ha lasciato fuori dagli sviluppi professionali due lavoratori su tre. E non c'è cambio di rotta o ripensamento che farà superare questo limite oggettivo. Partendo da questa considerazione, USB ha chiesto ancora una volta di aprire una apposita sessione negoziale per individuare sul Fondo 2011 le risorse per proseguire le progressioni economiche, allargandole a chi è rimasto fuori.


Con riferimento alla ripubblicazione delle graduatorie, USB ha proposto al tavolo nazionale alcune richieste che erano già state ripetutamente formalizzate dalle nostre strutture territoriali: a) rendere note le motivazioni dell'inserimento in prima fascia; b) "spacchettare" i punteggi dei singoli candidati così da rendere più trasparenti e leggibili le graduatorie. Per il resto, abbiamo la netta sensazione che se non si metteranno sul piatto altre risorse per allargare il numero dei passaggi, anche questa procedura sarà investita da una valanga di ricorsi a causa dei tanti aspetti "molto problematici" (in realtà è un vero casino...) di cui abbiamo detto sopra.

USB auspica che la forza d'urto della legittima, sacrosanta incazzatura dei lavoratori converga nel sostegno alla raccolta di firme nazionale per gli sviluppi professionali, affinché si arrivi presto all'obiettivo minimo di una progressione economica per tutti. Sappiamo che non sarà una vertenza facile o breve ma abbiamo il dovere di sostenerla con il massimo impegno. In questo senso ci
muoveremo da ora in avanti, e con questo spirito USB andrà al confronto negoziale già dalla prossima convocazione del 13 aprile che avrà all'ordine del giorno proprio la questione del Fondo 2011 nell'ambito del quale si potranno finanziare altri passaggi.


Abbiamo anche chiesto di assumere l'impegno per ulteriori scorrimenti della graduatoria già formata (e oggi ancora provvisoria), quando i duemila vincitori del concorso per la III area saranno inquadrati, ma la prospettiva deve essere quella di individuare altre risorse fisse e ricorrenti e di liberare quelle che oggi sono (per noi paradossalmente) impegnate per finanziare altri istituti come le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità. Il Senato ha approvato
ieri il decreto legge sulla semplificazione fiscale, che prevede la sanatoria per gli 800 incaricati di posizioni dirigenziali (art. 8, c. 24). La copertura legislativa chiesta a gran voce dal direttore dell'Agenzia, malgrado una sentenza contraria del TAR Lazio dimostra che quando vuole l'Agenzia sa esercitare una forte pressione per ottenere ciò che vuole. I lavoratori non capiscono perché questa pressione non viene messa al servizio di tutti, come se il raggiungimento degli obiettivi da dieci anni a questa parte non fosse soprattutto merito loro.