Entrate - progressioni, il pianto del coccodrillo e la strada in salita

Roma -

Al termine della lunga maratona per tentare di ricomporre le relazioni sindacali in Lombardia, interrotte per la seconda volta in due anni nel segno di una disarmante continuità, abbiamo chiesto all’Agenzia di poter aprire subito il confronto sulla situazione degli sviluppi professionali. La stessa Agenzia aveva fissato un incontro per il prossimo 30 marzo, concordemente posticipato al 3 aprile per l’impossibilità di un’organizzazione sindacale, ma la delicatezza del tema e il fatto che su questo argomento si stiano diffondendo le più disparate e incontrollate voci, ci ha fatto ritenere opportuno anticipare i tempi e chiarire da subito le nostre proposte, che i lavoratori già conoscono.

Ormai tutti hanno preso atto dell’errore compiuto nell’aver sottoscritto il vecchio accordo sulle progressioni economiche, destinato a passare alla storia non soltanto per l’indigesta faccenda del 10% su cui tutti vogliono portare l’attenzione, provando a far dimenticare che quell’accordo lascia fuori dalle progressione i 2/3 dei lavoratori.

Addirittura si cominciano a sentire i primi pianti di coccodrillo, le prime ammissioni di errore  ed è un vero peccato che i lavoratori non abbiano potuto (o saputo...) valutare l’effettiva portata di quell’accordo prima di votare le nuove RSU. Se i pianti di coccodrillo non servono a nessuno, si può e si deve ripartire per altre progressioni e sviluppi che allarghino la platea dei lavoratori coinvolti. USB non è ovviamente interessata alla sola "manutenzione" del vecchio accordo, che dovrebbe essere all’ordine del giorno nella riunione del prossimo 3 aprile. Anche noi siamo a conoscenza di errori e clamorose stranezze e perciò le nostre strutture regionali si sono attivate per chiedere la pubblicazione delle motivazioni, i chiarimenti tecnici, le delucidazioni necessarie.

Chi vuole ora addossare tutte le responsabilità all’amministrazione che ha fatto male le graduatorie, fa il gioco dello scaricabarile. Comunque siano fatte - e devono essere fatte bene - due lavoratori su tre resteranno senza la progressione economica. Quindi, l’unica strada per correggere il tiro è ampliare il numero di passaggi. La "manutenzione" delle graduatorie, che hanno ufficialmente carattere di provvisorietà, non migliorerà di una virgola l’accordo sottoscritto da Cisl, Uil, Salfi e Flp, né basteranno diecimila interpretazioni autentiche per ampliare il numero dei passaggi. Vedremo quindi se il 3 aprile si entrerà nel merito delle nuove progressioni o se ci si limiterà alla manutenzione ordinaria.

USB ha avviato una campagna nazionale di raccolta delle firme per chiedere nuovi sviluppi professionali in tutto il comparto delle Agenzie fiscali. Abbiamo fatto proposte concrete e ci sono tutte le condizioni tecniche per proseguire e portare a termine le procedure di sviluppo professionale entro le aree per tutti i lavoratori.

Certo, se si utilizzeranno ancora le risorse stabili per finanziare le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità come si è fatto fin qui, mentre si firmano vuoti accordi di programma, allora vorrà dire che su questo argomento si intende solo fare disinformazione e propaganda. La campagna elettorale è finita, ora ognuno assuma su di sé con chiarezza la responsabilità del risultato, negativo o positivo che sia. Ci possono essere vincitori e vinti, ma se non si riesce a portare a casa una nuova stagione di sviluppi professionali, l’unica cosa sicura è che a perdere saranno i lavoratori.

Riteniamo che questa vertenza debba vedere proprio i lavoratori coinvolti attivamente e per questo abbiamo lanciato una nuova campagna nazionale di raccolta delle firme. Su questa iniziativa e su quelle che assumeremo nei prossimi mesi, crediamo possa costruirsi la base per arrivare all’obiettivo di una progressione per tutti.