Entrate - Sventato l'ennesimo furto a danno dei lavoratori
Salvati 1.632.807 di euro che l’Amministrazione voleva sottrarre al fondo dei lavoratori.
Rimane impantanato il riconoscimento economico dei Conservatori che Amministrazione e Sindacati continuano a trattare erroneamente come se fossero semplici responsabilità.
Lunedì prossimo avremo la procedura dei passaggi di fascia economica in rete.
Venerdì prossimo la firma definitiva dell'accordo sul fondo 2013.
Entro Natale parte il bando per la procedura di mobilità.
La lunga riunione presso la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Entrate è cominciata con la modifica delle tabelle della procedura per la mobilità nazionale che partirà tra pochi giorni, e la notizia che, finalmente, venerdì prossimo, saremo convocati per chiudere definitivamente l’accordo del fondo relativo all’anno 2013 (ricordiamo che abbiamo già preso due acconti sulla produttività nazionale e rimane da pagare la produttività d’ufficio, e il fondo di sede - su cui sono già in corso gli accordi locali), dopo i rilievi fatti dagli organi di controllo, e la partenza della procedura per i passaggi di fascia economica che lunedì dovrebbe essere in rete.
Come USB abbiamo anche segnalato che il problema del pagamento dello stipendio ai nuovi tirocinanti non è stato ancora risolto per tutti e l’Amministrazione si è impegnata a verificare immediatamente.
POSIZIONI DI RESPONSABILITÀ E ORGANIZZATIVE
Ricordiamo che le posizioni organizzative e di responsabilità all’Agenzia delle Entrate sono pagate con 14.147.897 euro dei soldi FISSI e RICORRENTI dei lavoratori e con solo 4.486.123 euro che l’Amministrazione ci mette di “tasca propria” con una sproporzione che pesa per il 76 % sulle spalle dei lavoratori e per il rimanente 24% sull’Agenzia. Questo sempre grazie all’avallo delle solite Organizzazioni sindacali che nel passato hanno firmato questi accordi.
Le posizioni di responsabilità dell’ex territorio sino ad oggi, invece, vengono pagate con il fondo dei lavoratori destinato alla performance, con caratteristiche VARIABILI, in base agli accordi locali e alle tabelle sottoscritte a livello nazionale che prevedono un massimo di 11,50 euro al giorno e, per i Conservatori, di massimo 15 euro al giorno.
L’Agenzia delle Entrate ci ha proposto di remunerare 322 posizioni organizzative e di responsabilità di cui 103 sono per i Conservatori con un impegno di spesa di 1.726.825,10 euro FISSI e RICORRENTI di cui il 95% prelevato dal fondo dei lavoratori e il 5% da parte dell’Agenzia. Questo comporterà per gli interessati una magra stabilizzazione e per tutti gli altri la perdita di un altro milione e seicentotrentadue euro per i passaggi di fascia economica e l’aumento del divario, per noi già assurdo ora, che vede i lavoratori pagare il 76% degli incentivi dei responsabili scelti dall’amministrazione in modo insindacabile, sia nel numero che nell’individuazione delle persone.
Quello che l’Amministrazione e gli altri sindacati sembrano non comprendere è il ruolo dei Conservatori che è stabilito dalla legge e non è un incarico fiduciario del Direttore di turno ma ha una valenza giuridica del tutto autonoma ed insostituibile per la quale occorrerebbe utilizzare esclusivamente i fondi dell’Amministrazione come ad esempio avviene per le POS. Questo ai Conservatori è dovuto dal giorno che la legge ha posto su di loro queste responsabilità e l’Agenzia ha il dovere e la piena autonomia per farlo senza utilizzare pretestuosi accordi con le organizzazioni sindacali e soprattutto i soldi dei lavoratori.
Per quanto riguarda poi il riconoscimento delle indennità di tutti i responsabili dell’Agenzia delle Entrate, compreso quelli provenienti dall’ex Agenzia del Territorio, considerato che da gennaio gli Uffici Provinciali diventeranno emanazione diretta delle Direzioni Provinciali, che il decreto 157 del 2015 prevede la revisione della disciplina dell'organizzazione delle agenzie fiscali, che molteplici chiusure hanno interessato gli uffici territoriali, occorre rivedere completamente l’intero sistema incentivante con lo scopo di utilizzare risorse variabili e riservare quelle fisse e ricorrenti prioritariamente per i passaggi di fascia economica. Noi lo ripetiamo da anni e finalmente, anche le altre OO.SS cominciano a convergere su questo punto.