Entrate USB scrive su organizzazione e orario di lavoro senza accordo

Roma -

Questo il testo della lettera inviata da USB alle Direzioni centrali:

"In data odierna USB ha appreso di due iniziative adottate da codesta Agenzia, che assumono i toni di una vera e propria provocazione nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.


In primo luogo la Direzione centrale per i servizi al contribuente ha informato - con comunicazione di servizio n. 32 del 17 novembre 2011 - dell’estensione del canale di comunicazione CIVIS ai Centri di Assistenza Multicanale, a partire dal 21 novempre p.v., in modalità di lavorazione backoffice, senza proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali sull’argomento così come stabilito al termine dell'ultimo confronto negoziale svolto a livello nazionale.

 

Successivamente abbiamo appreso dell’apertura degli sportelli front-office della Direzione provinciale 1 di Milano, nella giornata di sabato 19 novembre. Anche tale atto è stato assunto unilateralmente, malgrado in quella regione sia ancora in pieno svolgimento il confronto negoziale sull'orario di servizio e di lavoro, seppure con esiti assolutamente insoddisfacenti a causa della rigidità della posizione assunta da codesta Agenzia.


Tale comportamento è di assoluta gravità, anche perché l'amministrazione opera radicali modifiche sull’organizzazione del lavoro e sull’orario di lavoro in violazione di tutte le norme che disciplinano le corrette relazioni sindacali.


USB ritiene altrettanto grave il fatto che tali ultimi atti organizzativi abbiano un impatto significativo sulla già delicata e problematica gestione del settore dei servizi, di cui i CAM e gli Uffici territoriali rappresentano i due necessari e inscindibili pilastri logistici. Tali scelte organizzative ci sembrano parziali, poco efficaci, prive di un approccio realmente manageriale e dimostrano ancora una volta quanto sia indispensabile riassumere una serie di decisioni in un quadro complessivo e possibilmente condivisibile.

Chiediamo pertanto l’apertura immediata di un tavolo negoziale nazionale che affronti in modo complessivo la problematica dei servizi ai contribuenti e proclamiamo lo stato di agitazione del personale dei servizi, estendendo quindi a tutto il territorio nazionale le iniziative sindacali che USB ha già avviato in diverse Regioni.


USB si riserva inoltre, di intraprendere eventuali azioni legali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e a difesa delle prerogative sindacali definite dal vigente CCNL.

 

Scarica lettera inviata da USB alle Dc