Entrate Veneto. Vertenza orario lavoro. Tutte le mozioni delle Assemblee
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICIO DI CASTELFRANCO VENETO
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ufficio Entrate di Castelfranco Veneto, riuniti in assemblea, esprimono forte preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario, di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Nel rilevare come tale proposta sia condizionata da forzature ed interpretazioni restrittive in ordine agli orari di apertura al pubblico e di ingresso del personale uguali per tutti gli Uffici, alla gestione della pausa pranzo e della flessibilità, alle modalità di accesso e fruizione del part-time, sottolineano come la materia degli orari – disciplinata dall’art.33 del CCNL – venga demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata di singolo posto di lavoro ai sensi dell’art. 4, comma 3 lettera B, dello stesso contratto.
Rileviamo inoltre che la produttività degli Uffici delle Entrate del Veneto ha raggiunto livelli ottimali e pertanto non riteniamo motivate le restrizioni sulla flessibilità , l’obbligo del recupero per unità oraria e i paletti posti rispetto all’utilizzo del part-time.
Pertanto l’assemblea dei lavoratori dell’Ufficio di Castelfranco
RIBADISCE
la piena titolarità dei singoli Uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari;
RESPINGE
l’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitano l’autonomia degli Uffici Locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori;
CHIEDE
alle Organizzazioni sindacali e alle R.S.U. di proclamare lo stato di agitazione del personale, riservandosi le opportune iniziative di lotta ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
Castelfranco Veneto, 14 maggio 2007
Approvato all’unanimità dai 26 partecipanti all’assemblea
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICIO DI PIEVE DI CADORE
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di Pieve di Cadore (BL) riuniti in assemblea, esprimono forte preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Si rileva che la materia degli orari – disciplinata dall’art.33 del CCNL – è demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata relativa al singolo posto di lavoro ai sensi dell’art.4, comma 3 lettera B, dello stesso contratto.
Ci si domanda inoltre quali siano le ragioni di tale proposta che si ritiene inutilmente rigida e sicuramente priva di vantaggi sia per i lavoratori che per la stessa Agenzia, soprattutto nella parte che riguarda le restrizioni alla flessibilità e l’obbligo del recupero solo per unità oraria.
Quindi l’assemblea, ribadendo la piena titolarità dei singoli Uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari,
RESPINGE
l’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitino l’autonomia degli Uffici Locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori;
CHIEDE
quindi alle Organizzazioni sindacali e alle R.S.U. di valutare la possibilità di proclamare lo stato di agitazione del personale, ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
Approvato all’unanimità dai 12 partecipanti all’assemblea.
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICIO DI CONEGLIANO
I lavoratori dell’Ufficio di CONEGLIANO, riuniti in assemblea in data 4 maggio 2007, esprimono la propria preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario di lavoro, di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Nel rilevare come tale proposta sia condizionata da forzature ed interpretazioni restrittive in ordine agli orari di apertura al pubblico e di ingresso del personale uguali per tutti gli uffici, alla gestione della pausa pranzo e della flessibilità, alle modalità di accesso e fruizione del part–time, sottolineano come la materia degli orari - disciplinata dall’art. 33 del CCNL – venga demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata di singolo posto di lavoro ai sensi dell’art. 4, comma 3, lettera B) dello stesso contratto.
Nel merito si fa presente che l’orario di servizio anticipato alle 7.45 si è sempre dimostrato adeguato alle esigenze del personale rispetto alla ricorrente congestione della viabilità.
Pertanto l’assemblea dei lavoratori sulla scorta anche dell’indicazione pressoché univoca fornita dai questionari compilati dal personale
RIBADISCE
La piena titolarità dei singoli uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari;
RESPINGE
L’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitano l’autonomia degli uffici locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori;
CHIEDE
Alle Organizzazioni Sindacali e alle R.S.U. di proclamare lo stato di agitazione del personale, riservandosi le opportune iniziative di lotta ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICIO DI PADOVA 2
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ufficio Entrate di Padova 2, riuniti in assemblea, esprimono forte preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario, di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Nel rilevare come tale proposta sia condizionata da forzature ed interpretazioni restrittive in ordine agli orari di apertura al pubblico e di ingresso del personale uguali per tutti gli Uffici, alla gestione della pausa pranzo e della flessibilità, alle modalità di accesso e fruizione del part-time, sottolineano come la materia degli orari – disciplinata dall’art.33 del CCNL – venga demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata di singolo posto di lavoro ai sensi dell’art.4, comma 3 lettera B, dello stesso contratto.
Rileviamo inoltre che la produttività degli Uffici delle Entrate del Veneto ha raggiunto livelli ottimali e pertanto non riteniamo motivate le restrizioni sulla flessibilità , l’obbligo del recupero per unità oraria e i paletti posti rispetto all’utilizzo del part-time.
Pertanto l’assemblea dei dipendenti dell’Ufficio di Padova 2
RIBADISCE
la piena titolarità dei singoli Uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari;
RESPINGE
l’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitano l’autonomia degli Uffici Locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori e se creano ulteriori problemi di traffico e pertanto di inquinamento e di difficoltà nel trovare un parcheggio da parte dei dipendenti;
CHIEDE
alle Organizzazioni sindacali e alle R.S.U. di proclamare lo stato di agitazione del personale, riservandosi le opportune iniziative di lotta ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
Padova,7 maggio 2007
Approvato all’unanimità dai 45 partecipanti all’assemblea
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICIO DI ESTE (PD)
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ufficio Entrate di Este (PD), riuniti in assemblea, esprimono forte preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario, di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Nel rilevare come tale proposta sia condizionata da forzature ed interpretazioni restrittive in ordine agli orari di apertura al pubblico e di ingresso del personale uguali per tutti gli Uffici, alla gestione della pausa pranzo e della flessibilità, alle modalità di accesso e fruizione del part-time, sottolineano come la materia degli orari – disciplinata dall’art.33 del CCNL – venga demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata di singolo posto di lavoro ai sensi dell’art.4, comma 3 lettera B, dello stesso contratto.
Rileviamo inoltre che la produttività degli Uffici delle Entrate del Veneto ha raggiunto livelli ottimali e pertanto non riteniamo motivate le restrizioni sulla flessibilità , l’obbligo del recupero per unità oraria e i paletti posti rispetto all’utilizzo del part-time.
Pertanto l’assemblea dei dipendenti dell’Ufficio di Este sulla scorta anche dell’indicazione pressoché univoca fornita dai 31 questionari compilati finora dal personale
RIBADISCE
la piena titolarità dei singoli Uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari;
RESPINGE
l’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitano l’autonomia degli Uffici Locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori;
CHIEDE
alle Organizzazioni sindacali e alle R.S.U. di proclamare lo stato di agitazione del personale, riservandosi le opportune iniziative di lotta ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
Este,4 maggio 2007
Approvato all’unanimità dai 27 partecipanti all’assemblea
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICIO DI TREVISO
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ufficio Entrate di Treviso, riuniti in assemblea, esprimono forte preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario, di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Nel rilevare come tale proposta sia condizionata da forzature ed interpretazioni restrittive in ordine agli orari di apertura al pubblico e di ingresso del personale uguali per tutti gli Uffici, alla gestione della pausa pranzo e della flessibilità, alle modalità di accesso e fruizione del part-time, sottolineano come la materia degli orari – disciplinata dall’art.33 del CCNL – venga demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata di singolo posto di lavoro ai sensi dell’art. 4, comma 3 lettera B, dello stesso contratto.
Rileviamo inoltre che la produttività degli Uffici delle Entrate del Veneto ha raggiunto livelli ottimali e pertanto non riteniamo motivate le restrizioni sulla flessibilità , l’obbligo del recupero per unità oraria e i paletti posti rispetto all’utilizzo del part-time.
Pertanto l’assemblea dei lavoratori dell’Ufficio di Treviso
RIBADISCE
la piena titolarità dei singoli Uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari;
RESPINGE
l’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitano l’autonomia degli Uffici Locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori;
CHIEDE
alle Organizzazioni sindacali e alle R.S.U. di proclamare lo stato di agitazione del personale, riservandosi le opportune iniziative di lotta ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
Treviso, 7 maggio 2007
Approvato all’unanimità dai 51 partecipanti all’assemblea
MOZIONE ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGENZIA ENTRATE UFFICI DI VERONA 1 E VERONA 2
I lavoratori degli Uffici delle Entrate di Verona 1 e Verona 2, riuniti in assemblea congiunta in data 3 maggio 2007, esprimono forte preoccupazione per il contenuto dell’Ipotesi di accordo regionale quadro sull’orario di lavoro, di servizio e di apertura al pubblico presentata alle OO.SS. il 12/04/2007 dalla Direzione Regionale.
Nel rilevare come tale proposta sia condizionata da forzature ed interpretazioni restrittive in ordine agli orari di apertura al pubblico e di ingresso del personale uguali per tutti gli uffici, alla gestione della pausa pranzo e della flessibilità, alle modalità di accesso e fruizione del part–time, sottolineano come la materia degli orari - disciplinata dall’art. 33 del CCNL – venga demandata per la sua articolazione alla contrattazione decentrata di singolo posto di lavoro ai sensi dell’art. 4, comma 3, lettera B) dello stesso contratto.
Nel merito si fa presente che l’orario di apertura al pubblico, in vigore negli Uffici delle Entrate di Verona da più di dieci anni, oltre a non essere mai stato fatto oggetto di critiche o lamentele da parte dell’utenza, si è sempre dimostrato adeguato alle esigenze della popolazione locale che – potendo scegliere fra un numero maggiore di giorni di apertura, in un orario comodo e funzionale rispetto alla ricorrente congestione della viabilità, alla carenza dei parcheggi, alla preoccupante concentrazione dell’inquinamento atmosferico e alla maggioranza delle attività lavorative presenti sul territorio – accede agli uffici in modo diluito senza picchi di affluenza, distribuita fra i quattro pomeriggi a disposizione.
Motivazioni del tutto analoghe e concrete stanno alla base della validità dell’attuale orario di ingresso consentito al personale.
Concretezza che, invece, manca del tutto nelle motivazioni addotte dalla Direzione Regionale a sostegno della propria proposta.
Pertanto l’assemblea dei lavoratori degli Uffici di Verona 1 e Verona 2, sulla scorta anche dell’indicazione pressoché univoca fornita dagli oltre cento questionari finora compilati dal personale
RIBADISCE
La piena titolarità dei singoli uffici alla contrattazione locale sulla articolazione degli orari;
RESPINGE
L’ipotesi di sottoscrivere sull’argomento Accordi Regionali che limitano l’autonomia degli uffici locali, soprattutto se introducono limitazioni ed omologazioni non rispondenti a reali esigenze di contribuenti e lavoratori;
CHIEDE
Alle Organizzazioni Sindacali e alle R.S.U. di proclamare lo stato di agitazione del personale, riservandosi le opportune iniziative di lotta ai fini del ritiro della proposta della Direzione Regionale.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’ CON 115 VOTI
ASSEMBLEA CONGIUNTA CO VE2 CAM 24 Aprile. OdG: Orario di Servizio, Orario di lavoro, Proposta DR
Una nutrita assemblea che ha visto la partecipazione di circa 90 lavoratori del CO, 38 lavoratori di VE 2 (facciamo notare che per “l’occasione” è stato chiuso il front office) e 45 lavoratori del CAM e, al tavolo assembleare i rappresentanti di tutte le sigle sindacali*, tutti uniti, all’unanimità, nel respingere la proposta sull’orario della DR.
In sintesi, l’assemblea si è svolta: con una breve presentazione della proposta della DR da parte dei rappresentanti sindacali che hanno evidenziato soprattutto come questa sia improponibile in quanto arretramento delle conquiste in tema di orario delle lavoratrici e dei lavoratori e in quanto prevaricazione sulla norma del CCNL che sancisce la contrattazione locale ufficio per ufficio. Hanno anche precisato come nella riunione di metà aprile la proposta DR sia stata già respinta con forza da tutti i sindacati.
Con la dichiarata consapevolezza da parte dei nostri rappresentanti sindacali che l’orario di servizio e di lavoro incidono pesantemente sulla vita di centinaia di lavoratrici e lavoratori che, in caso di modifiche come quelle rappresentate dalla DR, gli equilibri di conciliazione tempo lavoro e privato subirebbero dei contraccolpi fortemente negativi soprattutto nella gestione familiare.
Con l’intervento di alcune lavoratrici e lavoratori che hanno chiesto alcune informazioni sulla bozza proposta dalla DR, ma che hanno soprattutto ribadito la necessità di controbattere a quella che sembra una provocazione più che una proposta. I lavoratori hanno infatti puntualizzato come alla disponibilità e alla produttività aumentata in questi anni in maniera considerevole la DR risponda con un irrigidimento di posizioni. E’ stato anche chiesto di migliorare l’accesso ad alcuni istituti come quello del tempo parziale.
Le lavoratrici e i lavoratori hanno chiesto ai sindacalisti un impegno forte nei riguardi della DR a non concordare alcun arretramento sul tema dell’orario di lavoro dicendosi pronti a una partecipazione attiva in difesa dei loro diritti.
Tutti i sindacalisti presenti si sono quindi impegnati a rigettare la bozza sull’orario della DR e a ripresentarsi all’assemblea in caso di modifiche, che potranno essere solo migliorative, rispetto agli accordi già presenti negli uffici sull’orario di servizio e di lavoro, sono state inoltre proposte tre mozioni, tutte accettate all’unanimità dalle lavoratrici e dai lavoratori riuniti in assemblea:
Mozioni votate all’unanimità da tutta l’assemblea:
- Il giorno 8 maggio, data in cui si terrà l’incontro sindacati - DR sull’orario di lavoro, coinvolgimento dei lavoratori della Dr e di Venezia 1 con una assemblea esterna, inoltre partecipazione alla stessa delle rappresentanze sindacali e delle RSU dei vari uffici a dimostrazione che si tratta di una vertenza a livello regionale che coinvolge tutti gli uffici del Veneto.
- Invio di un questionario via mail a tutti i lavoratori nei vari uffici del Veneto per ribadire con dati alla mano il rifiuto dell’accordo sull’orario proposto dalla DR.
- In caso di “forzature” da parte della DR nell’applicare le modalità di orario proposto, immediata proclamazione dello stato di agitazione.
Marghera 24 Aprile 2007
Bocciata a Padova 1 la proposta della DRE di un “Accordo Regionale Quadro sull’Orario di Lavoro”.
Si è svolta venerdì 20 aprile l’assemblea-consultazione dei dipendenti dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di PD1, indetta da RdB,CGIL,CISL dell’Ufficio, in merito alla bozza proposta dalla DRE nell’incontro con le OO.SS. a livello Regionale del 12 Aprile.
La partecipata assemblea (59 i dipendenti che hanno firmato il foglio di presenza) dopo un appassionato dibattito che ha visto prendere la parola numerosi colleghi, ha bocciato con 58 voti e 1 astenuto la proposta della DRE in quanto ritenuta illogica, immotivata, penalizzante dei diritti dei lavoratori e non a favore dell’utenza il voler imporre un orario di servizio e di apertura del pubblico unico a livello regionale concepito per tagliare e porre paletti a diritti acquisiti dai lavoratori negli accordi d’Ufficio.
L’assemblea ha inoltre ribadito la titolarità della trattativa a livello d’Ufficio per quanto riguarda proposte di modifiche dell’orario e ha formulato l’auspicio che l’8 maggio data del nuovo incontro tra DRE e OO.SS. sull’orario, si svolga a Palazzo Erizzo dalle ore 12.00 alle 13.30 un’assemblea dei lavoratori della DRE e di Ve 1 aperta alla partecipazione delle OO.SS. e dei delegati RSU dei vari Uffici della Regione per costruire i punti cardine di una “Vertenza sull’orario di lavoro” affinché in nessun Ufficio ci si trovi impreparati nel portare avanti la difesa dei diritti dei dipendenti sugli argomenti oggetto della bozza della DRE: orario di servizio, orario di apertura al pubblico, orario di lavoro, flessibilità, pausa pranzo, part-time, banca delle ore.
L’assemblea di PD1 ha espresso pure l’augurio, che nonostante il periodo che vede i ponti per il 25 aprile e il 1 maggio, si sviluppi il massimo di consultazione da parte dei lavoratori dei 34 Uffici del Veneto all’insegna di un ritrovato protagonismo attivo da parte dei colleghi tutti.
Se non ci si prova non è possibile vincere!