FPS 2005: tutti fermi a un passo dal traguardo (entrate lazio)
A oltre due mesi da quel 31 dicembre 2006, che poteva essere la data buona per riscuotere un anticipo del FPS 2004, e a distanza di 36 mesi dalla data in cui il diritto a percepire quelle somme è cominciato a maturare, nessuno Lavoratore nel Lazio ha percepito un euro del salario di produttività maturato nel 2004. Intanto la trattativa regionale, per l'assegnazione agli uffici locali dei fondi relativi al FPS 2005 si è inaspettatamente arenata, quando la dirittura d'arrivo era davanti, a pochi passi. I Lavoratori hanno il diritto di sapere perché.
La nostra organizzazione sindacale si è orientata alla firma della proposta dell'amministrazione, perché ha valutato positivamente alcune tendenze migliorative dei precedenti accordi. Ci sono voluti tre anni per avere un accordo regionale decente, e quello relativo al 2005 è il primo che merita la nostra considerazione positiva.
Ci siamo sempre dichiarati contrari, in passato, alla suddivisione del salario di produttività in due tronconi (il 62% e il 38%) perché quella divisione rappresentava in sede di trattativa locale un elemento di forte sperequazione. La proposta che ci è stata sottoposta introduce un correttivo di 5 punti percentuali che consentirebbe di ridurre quel baratro che separa le due aree degli uffici. Non è il massimo della vita, ma è un passo in avanti nella direzione da noi auspicata. Altri accorgimenti vanno nella direzione da noi auspicata.
Oggi che ci dichiariamo disponibili a sostenere un accordo che è un timido passo verso una politica salariale migliore, CISL, UIL e SALFI si dichiarano indisponibili alla firma, su un aspetto pretestuoso e non centrale.
Già dall'anno scorso il FPS viene assegnato agli uffici in due distinte voci: con il fondo di sede si remunerano i capi team e altre posizioni organizzative; con il fondo di produttività si remunera l'attività dei verificatori, quella degli operatori front-office e si distribuisce la produttività individuale. Due fondi sono meglio di quattro, perché rendono più snella la trattativa e consentono di gestire meglio gli eventuali residui che a volte avanzano dopo aver pagato le indennità spettanti. Con la creazione di due fondi ad esempio, si possono utilizzare eventuali avanzi dalle maggiorazioni di area controllo e di front-office, per elevare la quota destinata ai Lavoratori che non percepiscono alcuna indennità.
Per chiarire: CGIL, RdB e FLP si sono pronunciate per il mantenimento di quella regola già introdotta l'anno scorso (assegnazione agli uffici di due fondi), mentre CISL, UIL e SALFI intenderebbero spezzettare lo stesso importo del FPS in quattro fondi, come accadde per il salario del 2003, quando le trattative locali si protrassero per mesi e mesi, complicate dalla necessità di decidere sulla ripartizione dei residui dei vari fondi.
I Lavoratori capirebbero se ci fosse una divisione su questioni sostanziali, su elementi decisivi, su aspetti rilevanti. Ma interrompere la trattativa su una questione così marginale, quando si poteva chiuderla per arrivare alla ripartizione delle somme entro la primavera prossima, è una cosa che i Lavoratori non capiranno. A noi pare che ci sia stato un deficit di personalità per dirla in modo elegante. Insomma, serviva più coraggio. Invece ci si è rifugiati dietro la necessità di chiarimenti in altra sede, come se a quel tavolo, i Lavoratori laziali del Fisco non fossero adeguatamente rappresentati.
Ribadiamo che per noi è importante che il salario accessorio giunga entro un lasso di tempo più breve rispetto alle pessime abitudini degli ultimi anni e che la forbice tra le posizioni più remunerate e quelle più ignorate si riduca. Sebbene la proposta dell'amministrazione (con l'assegnazione agli uffici di due fondi), non ci faccia impazzire, la riteniamo migliore delle precedenti. E siamo pronti alla firma, da subito. Il fronte sindacale si è incrinato, la trattativa si è arenata, e intanto i Lavoratori aspettano. Qualcuno dovrebbe avere la faccia di spiegare che in questo caso, quattro è meglio di due.