Friuli Venezia Giulia - Entrate, incentivo front office per l'anno 2019
L’11 giugno scorso USB ha sottoscritto gli accordi per la Direzione Provinciale di Udine e di Trieste relativi all’acconto 2019 sull’incentivazione del personale addetto all’erogazione dei servizi nei confronti dei contribuenti, ultimo giorno utile alla comunicazione dei dati affinchè il pagamento possa avvenire con la partita stipendiale di luglio prossimo.
Per entrambi i tavoli di trattativa, le nostre richieste sono state:
- Massima trasparenza nella comunicazione dei dati da parte dell’amministrazione e adozione di criteri quanto più omogenei tra personale delle Entrate e quello del Territorio considerato che le risorse disponibili risultano per la prima volta unificate;
- No alla corresponsione di doppie indennità: - le risorse vanno corrisposte solamente alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno erogato servizi nei confronti dei contribuenti escludendo da tale remunerazione gli art. 18 del CCNI (capi team), PO o coordinatori di front office, in quanto tali figure di coordinamento percepiscono un’indennità omnicomprensiva del ruolo che assolvono.
I due tavoli di trattativa, convocati a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, si sono subito connotati in modo differente. Sebbene la proposta di parte pubblica fosse stata inoltrata dal medesimo dirigente (ad interim su Trieste), a Udine i dati sulle attività svolte dal personale sono stati forniti in forma aggregata, senza alcun dettaglio per le attività svolte e le aree di appartenenza del personale addetto, mentre a Trieste le tabelle erano complete dei nominativi dei funzionari interessati dall’indennità.
Alla DP di Udine, la RSU e tutte le organizzazioni sindacali hanno respinto compatte la richiesta di remunerare le giornate di sportello ai coordinatori di team e front office, principio che è stato fatto valere nonostante la parte pubblica fosse di parere contrario.
Una volta chiarita la partita sulle doppie indennità, la questione a Udine è rimasta aperta, per USB, sulla mancata comunicazione dei dati relativi alle giornate retribuite con l’indennità di sportello. Solo USB, non essendo disponibile a firmare un accordo alla cieca, si è dichiarato disponibile alla sottoscrizione unicamente in presenza di tabelle chiare in cui venissero evidenziati i criteri adottati nella distribuzione, dati che l’amministrazione ha fornito la sera prima di comunicare gli importi per la loro liquidazione, al fine di giungere ad un accordo con il massimo consenso. Nonostante mancasse il tempo ormai per un confronto con il personale e con la parte pubblica sui criteri adottati, abbiamo sottoscritto l’accordo con la prospettiva che, trattandosi di un acconto, eventuali disomogeneità potranno essere compensate in sede di saldo.
A Trieste, dove i dati sui conteggi delle giornate e di coloro che avrebbero percepito l’indennità di sportello erano stati forniti già con il primo invio della proposta di parte pubblica, il fronte sindacale, compatto e unanime sul tavolo di trattativa a Udine, si è frammentato sulla questione delle doppie indennità, dove Cisl e Confsal Unsa hanno rivendicato l’indennizzo dei capi team e del coordinatore di front office per le giornate di sostituzione prestate allo sportello.
Per giustificare questo diverso comportamento e non ammettere vi fosse un qualche interesse clientelare da parte degli intervenuti alla contrattazione, è stata richiamata l’autonomia dei tavoli, esasperando la trattativa fino al rischio di dover ritardare il pagamento dell’acconto per mancanza di un accordo.
Quello che per alcune sigle risulta insindacabile in una trattativa, si può trasformare in una richiesta di segno diametralmente opposto in un’altra contrattazione a poche ore e pochi chilometri di distanza.
Questo è quel che succede quando a guidare le trattative non sono principi ma interessi, diversi a seconda dell’ufficio. I famosi due pesi e due misure.
Ci sarebbe da sorridere all’incoerenza e alle argomentazioni portate a giustificazione, se non fosse che a farne le spese sono sempre e comunque i lavoratori!
Il principio che sta alla base delle nostre proposte è sempre quello che un’organizzazione sindacale che assolve al suo ruolo dovrebbe tutelare diritti per le lavoratrici e i lavoratori e non difendere o rivendicare privilegi.