Friuli Venezia Giulia - Entrate, la mobilità regionale
Si è concluso il tavolo di confronto con la Direzione Regionale del FVG in merito alla procedura di mobilità regionale, che terminerà il 16 aprile p.v. con la pubblicazione della graduatoria per il successivo trasferimento dei colleghi a partire dal 19 luglio 2021. La procedura di mobilità è stata attivata come da prassi regionale onde effettuare eventuali necessari spostamenti di funzionari già in servizio, prima dell’assegnazione dei 20 nuovi colleghi, vincitori del concorso recentemente terminato.
La proposta dell’amministrazione relativa al bando di mobilità regionale prevedeva solo limiti in “uscita” e non in “entrata”, elemento positivo questo in quanto consente l’opzione per qualunque destinazione prescelta da coloro che parteciperanno alla procedura. L’elemento fortemente penalizzante della proposta di parte pubblica è che i posti in uscita disponibili sono 7 verso le 9 richieste di mobilità pervenute nella ricognizione preventivamente effettuata dalla Direzione Regionale. Inoltre, provenendo i “desiderati” trasferimenti in gran parte dalle due Direzioni Provinciali di Gorizia e Pordenone e sussistendo dei limiti all’uscita dalla sede di appartenenza, che seppure ampliati per le due direzioni provinciali in questione, non riescono a coprire la totalità delle richieste desiderate inoltrate, è emerso che, nei fatti, i colleghi che verranno coinvolti dalla procedura di mobilità si attesterà su 5 unità.
Noi dell’USB PI abbiamo insistito con la Direzione Regionale affinché aumentasse il numero di posti in uscita per il personale delle due DDPP maggiormente coinvolte dal sondaggio di interesse, per cercare di venire incontro il più possibile a colleghi che da anni subiscono notevoli disagi nel conciliare l’attività lavorativa con il tempo personale/familiare, eroso quotidianamente dai trasferimenti casa/ufficio, per non parlare del dispendio economico legato a tali spostamenti.
La Direzione Regionale ha risposto di aver già aumentato di una unità i posti in uscita per le DDPP di Gorizia e Pordenone rispetto agli altri uffici della regione ma che, un incremento ulteriore dei posti messi a trasferimento avrebbe impoverito di personale proprio quelle sedi che attualmente si trovano più in difficoltà nella dotazione di organico. A nostro avviso, in vista delle nuove assunzioni di colleghi che arriveranno alla metà del mese di aprile a ristorare, seppur parzialmente in termini numerici, le sedi della regione, uno sbilanciamento in uscita di più unità dalle due sedi di Gorizia e Pordenone, si sarebbe potuto riequilibrare con la destinazione delle nuove leve proprio in quelle DDPP. La procedura di trasferimento trova spazio in questo preciso momento, proprio per far precedere la destinazione delle nuove assunzioni dagli effetti della procedura di mobilità.
Di fronte a tale rigidità abbiamo chiesto alla Direzione Regionale che, per i colleghi che non otterranno capienza nella procedura di mobilità, venga accolta un’eventuale richiesta di coworking per mettere fine per questi lavoratori/lavoratrici ad un estenuante ed inutile pendolarismo.
Entrando nel merito dei criteri e punteggi proposti dall’amministrazione USB PI ha chiesto che venisse dato un maggior peso:
- Carichi di famiglia: ogni familiare a carico diverso dai figli minori. Questa richiesta, alla quale è stata data accoglienza, è stata avanzata in ragione di necessità di assistenza ed accudimento di genitori anziani a carico.
- Anzianità di servizio presso la sede da cui si chiede il trasferimento: Avevamo chiesto che l’anzianità di servizio avesse un peso indipendentemente dalla sede dalla quale si chiede il trasferimento ritenendo l’assegnazione a una sede disagiata, per un/una collega anagraficamente anziano/a, possa risultare più gravosa rispetto alla medesima situazione vissuta da un collega più giovane. La richiesta, che ci sembrava assolutamente ragionevole soprattutto per quei colleghi che non possono far valere carichi di famiglia, purtroppo non è stata accolta.
- Distanza chilometrica: in ragione del maggiore disagio vissuto dai colleghi che risiedono più lontani dalla sede di lavoro, come USB PI, abbiamo chiesto ed ottenuto che venisse aumentato il punteggio della distanza chilometrica e che venissero dettagliate maggiormente le fasce delle distanze previste nella proposta di parte pubblica.
Consapevoli del fatto che la composizione dello stato di famiglia e delle problematiche di salute abbiano priorità in una procedura di mobilità, le proposte avanzate da parte di USB PI in sede di contrattazione hanno cercato di riequilibrare alcuni pesi, soprattutto in favore di chi, pur non rientrando nei criteri su citati, vive da tempo un disagio quotidiano legato alla distanza.
Anche a questo tavolo USB PI ha avanzato proposte concrete a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, affinché tutte le esigenze possano trovare accoglienza e il giusto peso nel bando di mobilità regionale e restituire serenità a colleghi che da tempo vivono il disagio delle trasferte giornaliere.
Se vuoi che le cose cambino, contatta i delegati USB PI e con loro sostieni il cambiamento.