IDONEI DOGANE. UN'OPPORTUNITÀ CHE DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE COLTA
Sulla questione degli idonei al passaggio fra le Aree, eravamo rimasti al confronto fra l'Agenzia e la Funzione Pubblica sulle modalità applicative della norma, risolto positivamente riguardo alla conciliabilità con le altre previsioni normative sulla materia assunzioni/mobilità previste dall'ultima Finanziaria, ma da definire per quanto riguarda i tempi e le modalità di calcolo dei limiti assunzionali.
Su questo versante ci è stata ribadita la possibilità di rideterminare le dotazioni organiche tenendo conto delle cessazioni e apicalizzando le attuali carenze della seconda. Questo permetterà di aumentare in maniera consistente la disponibilità di posti in terza area, adeguando le dotazioni alle reali esigenze dell’Agenzia.
La novità emersa dalla riunione di ieri è che si è aggiunto un nuovo interlocutore: l’Agenzia delle Dogane ci ha informato che ha formulato una richiesta di parere rivolto all’Avvocatura dello Stato circa l’impatto che lo scorrimento potrebbe avere sui 14 ricorsi ora pendenti e su eventuali nuovi ricorsi.
In particolare è recentemente intervenuta una sentenza di primo grado che dispone un parziale annullamento del bando e un altro ricorso, in piedi da tempo, preoccupa l'Agenzia. Ci sembra inopportuno, e ininfluente, esprimere giudizi di merito sulle questioni oggetto dei ricorsi, ma una riflessione che va sicuramente fatta è sull’utilizzo che alcuni sindacati ne hanno fatto.
Troppo spesso in passato le procedure di passaggio dalle aree sono state un terreno fertile da parte di alcune sigle sindacali per fare tessere e prendere voti in maniera spregiudicata - patrocinando e organizzando ricorsi collettivi contro bandi che all’epoca rispecchiavano accordi da loro firmati, dividendo i lavoratori in categorie e portando avanti battaglie legali a favore degli uni in una regione e degli altri in un’altra - e troppo spesso i lavoratori non hanno capito il giochetto.
Tornando all’informativa ricevuta ieri, comprendiamo che quello del contenzioso è un aspetto a cui, soprattutto in un momento in cui all’Agenzia delle Entrate si sta vivendo il problema dei colleghi retrocessi, va rivolta particolare attenzione.
Ma la norma che consente lo scorrimento delle graduatorie ha aperto un’opportunità di carriera ai lavoratori e un’opportunità all’Agenzia di attuare una politica di riconoscimento professionale, altrimenti preclusa dalla ridicola normativa di Brunetta, che va assolutamente colta e che gli aspetti tecnici, da affrontare con Funzione Pubblica e Avvocatura, non devono precludere.
Qualsiasi ostacolo va superato.
Confidiamo quindi che l’Agenzia, che ha più volte ribadito la volontà di voler percorrere la strada dello scorrimento, stia acquisendo il parere in questa prospettiva e non in quella di lasciare l’ultima parola all’Avvocatura, la cui risposta è attesa entro un mese.
Per USB, in una fase di riorganizzazione delle Agenzie Fiscali, qualsiasi ipotesi di potenziamento del comparto non può che partire dal basso, cioè dalle legittime aspettative professionale e salariali dei lavoratori che garantiscono ogni giorno il funzionamento della macchina fiscale.
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