Il dovere di guardare avanti
Il 29 maggio scorso la nostra organizzazione sindacale ha subìto un duro colpo. La tragica scomparsa di Pietro Falanga costringe noi tutti a prendere atto che la sua presenza, il suo apporto, il suo entusiasmo sono un bene insostituibile del quale tutti i Lavoratori della nostra categoria e i Delegati del nostro sindacato, hanno potuto godere per molti anni e che adesso mancherà.
Sapremo sostituire alle sue doti altre doti, alle sue capacità altre capacità, alla sua forza altra forza. È per questo che bisogna rimboccarsi le maniche da subito. Qualcosa cambierà nella gestione della comunicazione con i Lavoratori, in attesa di tornare prima possibile a pieno regime.
Non sarà attiva per qualche tempo, la distribuzione capillare dei comunicati sindacali nella casella di posta di tutti i Lavoratori, obiettivo che avevamo centrato nel 2007 dopo un lungo lavoro di impostazione della rubrica degli indirizzi di posta elettronica; quel lavoro è stato fatto sempre nel massimo rispetto della volontà manifestata dai Lavoratori di essere o non essere informati. Coloro che in questi mesi, e con particolare veemenza in queste ultime settimane, hanno tentato di imbavagliare la nostra organizzazione sindacale, in nome di un presunto diritto alla privacy, che nega altri ben più importanti diritti alla comunicazione e all'informazione, non devono tirare un sospiro di sollievo.
Proprio perché abbiamo sempre creduto nell'importanza di parlare a tutti i Lavoratori, ci organizzeremo al più presto per riavviare quel circuito informativo che nessuna censura, nessun filtro, nessuna ottusa interpretazione del diritto alla riservatezza potrà oscurare. È una promessa che facciamo ai Lavoratori e a chi ha lavorato per questo.
Continueremo nel frattempo a gestire il nostro sito internet, che ha sempre vantato un altissimo numero di contatti giornalieri e che è diventato quella piazza virtuale nella quale ci si incontra, ci si confronta, si acquisiscono informazioni spesso negate o distorte da altri canali informativi che hanno la pretesa di credersi "istituzionali".
Continueremo a raccogliere i dati relativi al questionario, pubblicato sul sito pochi giorni fa per costruire insieme ai Lavoratori la Piattaforma Contrattuale in vista del primo rinnovo del Contratto Nazionale delle Agenzie Fiscali. Non può sfuggire a nessuno che si tratta di una iniziativa di costruzione del contratto dal basso, che supera addirittura quel referendum consultivo che in altre occasioni abbiamo sperimentato. La costruzione comune di una piattaforma contrattuale è un'occasione che come Lavoratori non possiamo lasciarci sfuggire.
Sappiamo che questo percorso richiederà un pizzico di energia in più e la capacità di noi tutti di farci carico di un pezzetto del lavoro che Pietro ha costruito e portato avanti insieme ad altri compagni di viaggio: la storia passata e presente delle RdB. Il futuro adesso è compito nostro.
Ciao Pietro, grazie.