IL MONDO ALLA ROVESCIA Considerazioni sull'annunciato sciopero degli incaricati
IL MONDO ALLA ROVESCIA
Considerazioni sull’annunciato sciopero degli incaricati indetto per il 30 giugno dall’UNADIS, sindacato dei dirigenti
In un mondo normale, si accede alla dirigenza pubblica attraverso un concorso, come previsto dalla Costituzione.
Nel mondo alla rovescia, la Costituzione si aggira attraverso incarichi fiduciari somministrati sine die.
In un mondo normale, precari sono coloro ai quali, ingiustamente, dopo anni di servizio presso una PA, non viene riconosciuto il sacrosanto diritto alla stabilità lavorativa.
Nel mondo alla rovescia, precari sono coloro che, dopo un incarico fiduciario attribuito arbitrariamente, vogliono veder riconosciuta la loro posizione, invocando, appunto, una condizione di precarietà.
In un mondo normale, una PA si occupa di far crescere professionalmente ed economicamente tutto il personale, attraverso gli istituti contrattuali a sua disposizione.
Nel mondo alla rovescia, si creano regole ad hoc per una cerchia ristrettissima del personale e si lascia al palo la stragrande maggioranza dei lavoratori.
In un mondo normale si prenderebbe tranquillamente atto che, dopo una sentenza della Corte Costituzionale, non è più possibile continuare come se nulla fosse accaduto e si bandirebbero concorsi senza farseli scientemente impallinare.
Nel mondo alla rovescia, si continuano a cercare soluzioni normative per sanare ciò che non può e non deve essere sanato.
In un mondo normale, lo sciopero serve a difendere e ad estendere i diritti di tutti i lavoratori
Nel mondo alla rovescia delle Agenzie Fiscali, c’è chi proclama lo sciopero per cristallizzare i propri privilegi.
IN CHE MONDO VIVIAMO?