IL TEMPO E' SCADUTO - L'USB avvia le procedure per la proclamazione dello sciopero del settore!L'USB avvia le procedure per la proclamazione dello sciopero del settore!
Lo avevamo detto sin dall’inizio: qualora non fossero pervenute risposte alle nostre sacrosante rivendicazioni in materia di tagli al salario accessorio e stabilizzazione delle risorse, avremmo intensificato la mobilitazione fino alla proclamazione dello sciopero del settore.
Lo stato di agitazione del personale avviato dall’USB nel mese di dicembre con decine di assemblee svolte negli uffici, la partecipata manifestazione del 18 dicembre dinanzi al MEF, la consegna all’autorità politica da parte della nostra O.S di proposte di modifica legislativa volte a scongiurare il vero e proprio furto del nostro salario accessorio (55 milioni alle Entrate e 15 alle Dogane pari a circa 1.400 euro in meno cadauno), non hanno ancora ricevuto risposte dall’autorità politica e dai vertici delle Agenzie.
Né gli 8 milioni aggiuntivi previsti per le sole Entrate nella legge di bilancio a partire dal 2019, possono essere considerati una risposta minimamente sufficiente, sia per l’esiguità della cifra rispetto ai tagli, sia perché tale importo sarà quasi totalmente assorbito dall’aumento delle indennità per le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità.
La posta in gioco è il nostro stesso futuro sia perché il salario accessorio è una componente determinante per la tenuta delle nostre retribuzioni, sia perché senza la stabilizzazione di quote del nostro salario non sarà più possibile, nei prossimi anni, finanziare percorsi di riconoscimento economico e professionale.
Ed invece nel nostro settore si respira un clima surreale: nel silenzio complice ed imbarazzato delle altre OO.SS, l’attenzione dell’Amministrazione è esclusivamente rivolta all’espletamento della procedura per l’assegnazione delle POER, mentre tutto il resto semplicemente non esiste.
Alle Entrate, poi, a distanza di tre anni, l’accordo sul salario accessorio è ancora in alto mare mentre la terza tranche della procedura per le progressioni economiche incontra i limiti degli organi di controllo che mettono a rischio il passaggio economico per migliaia di lavoratori.
E mentre si spezza il legame tra salario accessorio (oggetto di continui tagli) ed obbiettivi (puntualmente raggiunti), le pressioni lavorative diventano sempre più asfissianti determinando negli uffici una condizione ben lontana da quel benessere organizzativo invocato in tanti documenti ufficiali dell’Amministrazione, ma puntualmente disatteso nella realtà lavorativa.
Recuperare gli importi del nostro salario accessorio, stabilizzare le risorse per avviare nuove progressioni economiche e/o istituire una quattordicesima mensilità, rompere la logica perversa del raggiungimento degli obbiettivi a tutti i costi rimettendo al centro i veri problemi dei lavoratori rompendo quell’insopportabile stallo che si protrae oramai da troppo tempo.
Il tempo dell’attesa è scaduto!