Impianti di condizionamento malfunzionanti, utilizziamo il lavoro agile
Come sempre con l’avvento del caldo, ci si accorge che gli impianti di condizionamento non funzionano.
Cosi ci si ritrova a lavorare in stanze con trenta gradi che quando la percentuale di umidità supera il 70% corrispondono ad una temperatura percepita di 41 gradi con possibilità di colpi di calore ed un sicuro forte disagio.
Ma che ci possiamo fare, l’impianto non funziona, la proprietà non interviene, il pezzo di ricambio tarda ad arrivare … le scuse sono sempre quelle ogni anno e a volte se ne aggiungono di nuove.
Ma adesso, oltre a mettere a disposizione condizionatori d’aria portatili acquistabili con la tessera del direttore dell’ufficio che può arrivare sino a 6.000 euro di spese l’anno per la sicurezza e la salute di lavoratrici e lavoratori, c’è la possibilità di ovviare a questi problemi con il lavoro agile. Se il condizionamento non funziona si può, per il testo unico sulla sicurezza, intervenire prontamente mettendo lavoratrici e lavoratori in smart working, in sicurezza.
Se ci sono stanze che si surriscaldano il pomeriggio si può anche pensare ad una attività mista con la mattina in presenza e il pomeriggio in lavoro agile. Insomma l’unica cosa che non si può fare è dire di attendere, aspettare e subire il caldo.
USB PI Agenzie Fiscali