Incontro con il ViceMinistro Leo del 14 maggio

Nazionale -

L’incontro di oggi con il Vice Ministro Leo, alla presenza dei vertici del MEF e delle Agenzie fiscali, se da un lato ha confermato i 51 milioni aggiuntivi (38 per le entrate e 13 per dogane e monopoli) anche per il 2025, non è stato all’altezza delle aspettative sul lato delle soluzioni strutturali all'annosa questione relativa al recupero dei tagli al salario accessorio.

Avevamo infatti ben altre aspettative rispetto alle soluzioni che ci sono state prospettate in data odierna. Con i 18 milioni alle entrate e i 5 alle dogane al momento stanziati per il 2026 con l’ultima modifica normativa, siamo infatti ancora molto distanti non solo da quanto abbiamo perso in termini di salario accessorio da oltre un decennio, ma anche da una soluzione che possa ritenersi un minimo soddisfacente.

In una fase di emergenza salariale acuita da un rinnovo contrattuale ben al di sotto dell'inflazione, il quantum della soluzione strutturale proposta costituisce un elemento decisivo per valutarne la sua bontà. Non possono bastare i tentativi di trovare soluzioni, pur apprezzati, se poi il risultato è pressoché simbolico.

Ci ê stato poi spiegato dal Vice Ministro che tali somme rappresenterebbero solo una base di partenza che dovrà essere integrata con ulteriori risorse stanziate in Convenzione ma, comunque, subordinate al raggiungimento di un maggior gettito fiscale e ad un innalzamento degli obbiettivi da raggiungere.

Lavorare con organici al di sotto delle esigenze, con obbiettivi sempre più sfidanti e dover, ogni anno, rincorrere la politica per recuperare somme già assegnate che dovrebbero naturalmente essere distribuite al personale a seguito del raggiungimento degli obbiettivi non è sicuramente uno scenario edificante per un settore che svolge un ruolo strategico per il paese e che da troppo tempo risulta mortificato nella sua funzione.

Vista la presenza del Direttore Alesse, l’incontro è stato poi anche l’occasione di un confronto sulle problematiche organizzative che stanno accompagnando la fase sperimentale della riorganizzazione ADM in Emilia-Romagna e Marche. Ci auguriamo che sia servito a far comprendere la necessità di coinvolgere adeguatamente il personale e ripensare alcune scelte sulle quali finora l’Agenzia ha mantenuto un atteggiamento di rigida chiusura.

Abbiamo espresso inoltre con chiarezza che per USB, in particolare nel contesto salariale che stiamo vivendo, la riorganizzazione non dovrà prevedere costi aggiuntivi a carico del Fondo destinato al personale, che con tanta fatica si sta cercando di incrementare.

USB PI Agenzie Fiscali