La miopia dell’Agenzia delle Entrate contro i vincitori di concorso interni
Ancora una volta l’Agenzia delle Entrate conferma il suo volto ostile e punitivo nei confronti di chi, a causa di una gestione miope e distorta della mobilità nazionale, è costretto a partecipare a un nuovo concorso solo per ottenere una sede più idonea.
Un comportamento inaccettabile, che calpesta i diritti e la dignità di lavoratrici e lavoratori.
Solo in rarissime occasioni l’Agenzia ha agito con buon senso, trasferendo prima della pubblicazione della graduatoria definitiva i vincitori di concorso nella sede richiesta. Una scelta che avrebbe garantito un doppio vantaggio:
Rispetto delle richieste di mobilità dei colleghi vincitori, con mantenimento dell’anzianità e degli emolumenti economici;
Scorrimento reale delle graduatorie, consentendo di assumere tutto il personale previsto dal bando.
Con oltre 7.000 assunzioni negli ultimi anni, sarebbe stato semplice e doveroso soddisfare le mobilità interne e riequilibrare gli organici. Ma evidentemente, per l’Agenzia delle Entrate, lavorare per il benessere delle persone è un’utopia, non una priorità.
Il risultato? Personale formato, che ha investito anni di lavoro e ottenuto progressioni economiche, è costretto a sacrificare centinaia di euro ogni mese per inseguire una mobilità che dovrebbe essere un diritto, non un privilegio.
Un’ingiustizia che grida vendetta e che l'USB PI Agenzie fiscali non si stancherà di denunciare con forza, fornendo tutto il supporto necessario a coloro che non vorranno accettare passivamente l'abuso compiuto dall'Amministrazione.
USB PI Agenzie Fiscali