Lazio - A Roma 3 il direttore non vede, non sente, non parla... ma delega.

Lettera di RdB a difesa delle relazioni sindacali.

Roma -

 

Le relazioni sindacali sono una perdita di tempo. Questo sembra essere il messaggio che neppure troppo velatamente traspare dall'atto formalizzato dalla direzione dell'ufficio locale di Roma 3. La rappresentanza dell'amministrazione al tavolo locale è stata conferita a una collega e il direttore si è riservato la sottoscrizione finale dell'accordo. Già che c'era poteva delegare anche quella...

 

A difesa delle prerogative sindacali di tutti (anche di chi distrattamente ha ignorato l'accaduto) RdB ha scritto una lettera che pubblichiamo qui di seguito.

 



Al Direttore dell’Ufficio Locale di Roma 3 dott. Salvatore Pittelli

e per conoscenza:

alla D.R.L. Area di Staff Relazioni Sindacali

alle OO.SS. territoriali

ai membri della R.S.U.

alla sig.a Emanuela Scavizzi

 

 

OGGETTO: delega alla sig.a Emanuela Scavizzi

 

In relazione alla lettera del 18/3/2008 con oggetto ”Delega alla rappresentanza presso le OO.SS.”, si fa osservare quanto segue.

È oltremodo dubbio, in assenza di riferimenti positivi, che possa essere delegata la rappresentanza per quel che riguarda concertazione e consultazione (vedi art. 6 del CCNL); tale funzione attiva infatti il confronto diretto tra le posizioni delle Parti, il che non può efficacemente svolgersi in assenza della persona stessa del Direttore dell’Ufficio.

Quanto alla contrattazione integrativa (vedi art. 9 e 11 del CCNL) la delega è verosimilmente conferibile solo con pienezza d’attribuzioni, ivi conpresa la sottoscrizione finale.

Si osserva poi, nel merito, che l’avocazione alla propria competenza di un parere finale sull’ipotesi d’accordo pone le Parti in una condizione non paritetica, in contrasto con la lettera e lo spirito del CCNL; d’altro canto sembrerebbe negata la condizione di reciprocità, dato che in  realtà anche le Parti sindacali potrebbero riservare a sè un controgiudizio su eventuali obiezioni direttoriali.

Per tutto ciò si chiede con urgenza l’annullamento della delega di cui si tratta.

 

Roma, 26/3/2008