Lazio - ADM, USB secondo sindacato negli Uffici Centrali

Roma -

 

GRAZIE!!!

USB SECONDO SINDACATO DEGLI UFFICI CENTRALI

 

 

L’esito delle consultazioni RSU appena tenutesi ha visto la nostra organizzazione attestarsi su un risultato di grande importanza: presso gli uffici centrali USB è diventato il secondo sindacato per numero di voti.

Aver raggiunto questo traguardo nelle condizioni attuali ci sembra particolarmente significativo. Le organizzazioni sindacali confederali hanno voluto a tutti i costi tenere queste elezioni malgrado la situazione pandemica sia lungi dall’essere risolta. USB avrebbe voluto un rinvio per poter raggiungere un maggior numero di lavoratori e lavoratrici attraverso i mezzi che ci sono più consoni: le assemblee, i dibattiti. Ma cgil cisl e uil, consapevoli del loro strapotere organizzativo e dei loro mezzi che nulla hanno a che fare col democratico confronto con i lavoratori, hanno spinto sull’acceleratore sperando che tali condizioni potessero assicurare loro maggiore successo. Purtroppo per loro così non è stato, pur tra tutte queste evidenti difficoltà le lavoratrici ed i lavoratori degli uffici centrali dell’agenzia hanno voluto premiare la coerenza e le idee di USB e dei suoi delegati. Grazie.

Per quanto riguarda poi la parte dell’Agenzia, la nostra soddisfazione risulta ancora maggiore. L’aperta ostilità che questa dirigenza dimostra ogni giorno con l’USB, non ha sortito l’esito cercato. Gli elettori hanno chiaramente detto, con questo voto, che le lotte solitarie (da quella contro lo spezzatino degli uffici centrali a quella contro la deriva militaresca imposta con divise, stellette e farse dal mancato generale a quella per uno smart working più equo) che USB conduce contro questa dirigenza arrogante ed incapace non devono cessare.

USB nel ringraziare ancora una volta tutte le lavoratrici ed i lavoratori rassicura tutte e tutti: questo voto ci rafforza nelle nostre convinzioni ad andare avanti contro l’arroganza dell’agenzia e delle altre organizzazioni sindacali, per tutelare i diritti dei lavoratori e tentare di salvare ciò che resta di una agenzia che, dopo questi ultimi due anni in cui si sono prodotte solo macerie, sarà difficilissimo ricostruire.