Lazio - C'era una volta il fresco

Roma -

Lunedì 6 luglio, mentre in Direzione regionale i massimi vertici istituzionali erano tutti concentrati sulle interrogazioni ai tirocinanti e su come alterare al ribasso il dato di adesione allo sciopero del 3 luglio scorso, a Roma 4 non si respirava. Il gran caldo ha dato una mano, la muraglia di vetro esposta a mezzogiorno che è l'ufficio locale delle Entrate ha fatto il resto. La delegazione RdB si è data da fare per ridurre il fortissimo disagio che la temperatura superiore ai 35 gradi ha provocato in un ambiente già surriscaldato da apparecchiature informatiche e presenza di pubblico.

 

Questo l'antefatto.

 

Non è il solito lamento sulle mezze stagioni e nemmeno si parla di tropicalizzazione. È la nostra gente, stufa del disagio stupido inflitto dalle politiche di risparmio. Da un lato un impianto di “raffrescamento” obsoleto, pieno di guai e di problemi, quello dell’Ufficio locale di Roma 4; dall’altro Lavoratori che proprio non ne possono più. Perciò: assemblea spontanea e due ore di blocco al pubblico, compatti, con la delegazione RdB in testa. Non si lavora a 35 gradi, per la salute di tutti, Lavoratori e Cittadini. Nemmeno le “Istituzioni”, nemmeno Polizia e Carabinieri hanno potuto obiettare. E basta con i complessi di colpa istillati dalla propaganda di regime: voi stabilizzati e gli altri, i poveri precari…

 

La dignità ispira freschi pensieri!

 

Un cattivo pensiero: che l'ufficio relazioni sindacali della Direzione regionale sia privo di aria condizionata?