Lazio - Dogana, l'oasi protetta di Ciampino
Quando si vuole parlare della Dogana di Ciampino sembra quasi di stare a toccare l’equilibrio della natura: è come l’oasi del WWF dove regna la pace, la quiete; dove un piccolo fiume serve a dissetare le gole arse dal chiacchiericcio; dove tutti i rumori vengono filtrati in modo da non disturbare nessuno e dove nessuno dall’esterno può accedervi senza permesso.
Sappiamo tutti della crisi economica in atto, sappiamo tutti quale governo ci governa, sappiamo tutti delle critiche pilotate dell’opinione pubblica contro il Pubblico Impiego: ecco, lo sappiamo tutti, meno che a Ciampino!
Così accade che OVUNQUE NELLE DOGANE C’Ė UN TAGLIO DI SALARIO ACCESSORIO, ma per Ciampino, o meglio per alcune organizzazioni sindacali, è determinante che il dirigente non abbia seguito una procedura adeguata per informare della riduzione di RSP; come sempre lo stesso, non ha comunicato con le dovute maniere di aver nominato un Capo Ufficio al servizio unico dei viaggiatori ed antifrode.
Ma scusate, cosa ha detto il giorno 26 marzo u.s. nella riunione convocata? Diamo maggior valore alla forma od alla sostanza? Poi, un piccolo appunto: sulle dispute e scontri che possono verificarsi lavorando a stretto contatto, preferiamo MAI entrare nel merito anche perché potremmo solo esporci a derisione per voler difendere una delle parti!
UNA RISPOSTA APPROPRIATA DOVREBBE ESSERE UN DURO DOCUMENTO DOVE SI LAMENTI UNA NON CONSIDERAZIONE DELLA DOGANA IN AMBITO AEROPORTUALE SOTTOPONENDO IL PERSONALE AI CONTROLLI RADIOGENI, SVAD COMPRESO; DOVE SI LAMENTI UNA FORTE CARENZA DI ARREDAMENTI ED ATTREZZATURE, DAI COMPUTER ALLE SEDIE; DOVE SI DENUNCI UN TENTATIVO DI ESPROPRIAZIONE DELLE NOSTRE FUNZIONI.
Per quanto riguarda invece l’attacco mirato al nostro salario, bisogna che, una volta per tutte, SI FINISCA DI PORTARE AVANTI “LOTTE DI RETROGUARDIA”: FACCIAMO SCOPPIARE LE CONTRADDIZIONI CHE SONO DIETRO QUESTO PROGETTO DI “RISTRUTTURAZIONE”; IMPARIAMO A DIFENDERE IL NOSTRO RUOLO ED IL SALARIO FACENDO NOI PROPOSTE, STRAVOLGENDO IL SISTEMA DI ASSEGNAZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEL FONDO; IMPOSSESSIAMOCI REALMENTE, SUI POSTI DI LAVORO, DELLE RISORSE ECONOMICHE RELATIVE AL BUDGET D’UFFICIO, PER POI DECIDERE COME, DOVE, QUANDO E QUANTO DISTRIBUIRLO!!!
Ma certamente è difficile chiedere ed auspicare una comunione di intento, un percorso comune a chi va a sottoscrivere con il governo certi accordi e poi, oltretutto, venderseli come “conquiste”.
La verità è che nell’oasi Ciampino ormai c’è troppa acqua ferma, MA ATTENZIONE: QUANDO C’Ė POCA ACQUA LE PAPERE NON GALLEGGIANO ED I MARGINI PER CONTINUARE AD ALIMENTARSI DIMINUISCONO!