Lazio - Dogane, SOT di Ciampino, oasi vasta e rigogliosa

Roma -

Avevamo scritto che la SOT di Ciampino somigliava ad un’oasi perché troppe sono le  “differenze” organizzative, le questioni sindacali e il modo di trattare il personale rispetto alle altre dogane d’Italia.

Non ci sbagliavamo. Anzi stiamo verificando che l’oasi sta sviluppandosi, sostituendo alla sabbia del deserto, un verde tappeto di saggezza comportamentale. Ed è talmente vero che i saggi che dirigono la comunità hanno realizzato una chiara toponomastica per distinguere in modo inequivocabile le varie attività svolte nell’oasi. Così sentiamo il bisogno di dare indicazioni a quanti vorranno visitare l’oasi di Ciampino per evitare di perdersi tra le intricate strade.

VIA DEL PROBLEMA: si sviluppa da via dell’incontro sindacale fino a via del litigio tra sigle; qui tutti i giorni c’è un confronto con l’Amministrazione e se ne discute con tanto fervore da arrivare alle urla, senza risolvere un bel niente, ANZI TUTTO SI RIMANDA.

LARGO del SALTO della QUAGLIA: a scadenze periodiche, vengono liberati progetti migliorativi delle condizioni lavorative; peccato però che le proposte sono migliorative SOLO PER ALCUNI!

CORSO del CONSENSO: è molto lungo, proprio come il consenso che manca ad un progetto che insiste nel tenere un ufficio aperto sino alle 20,30 (potrebbero metterci chi sia disponibile, magari qualcuno che già ha esperienza di lavoro notturno e pomeridiano, la mattina però è più difficile per altri impegni presi!).

VIA della DISCIPLINA: questa, più che una via è un vicolo cieco! Peccato che vi regni il nervosismo e lo scontro. Dovrebbero proiettare a breve un film: noi non lo vedremo perché stiamo sempre dalla parte dei deboli, e poi, conoscendo gli sceneggiatori, sappiamo come finisce; ma attenzione, a volte vincono anche gli indiani.  

VIA del CAPO UFFICIO: è tra le vie più belle: fiori rari, fontane per dare da bere, alberi da frutto. Chi vi abita, o basta che vi transiti, si sente appunto “capo ufficio” con la caratteristica che acquisisce benefici indicibili, tipo non fare turni od altro; ma in merito a questa via, si sta pensando di cambiare nome perché in altre realtà, cioè nelle SOT, non sono previste simili figure.

VIA dell’AVVICENDAMENTO: poteva sboccare sulla piazza principale e dare sollievo al traffico che esiste nel rione “viaggiatori”, ma i saggi hanno perso l’occasione e difficilmente troveranno modo e forza per completarla. Così la via rimarrà a “corsia unica” che poi è quella di essere omologato o non omologato.

PIAZZA della LIBERTA’: qui dovrebbero svolgersi i dibattiti, le manifestazioni; qui dovrebbe affermarsi il rispetto della dignità e dei diritti di TUTTI; ma nel prato centrale hanno posto una scrivania per cui chiunque volesse dissentire è obbligato a farlo lungo la strada, dove però passano carovane con relativi cammelli con i conseguenti pericoli di traffico!

In attesa di ulteriori ampliamenti urbani, invitiamo quanti fossero attratti da questo sogno di oasi ad aprire gli occhi e magari scegliere di non farsi rappresentare, ma di essere protagonisti con  USB.

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