Lazio - Dogane, SOT viaggiatori di Roma 2: che fallimento!

Roma -

Peccato, veramente un peccato! Eravamo tra quei pochi che avevano CREDUTO alla innovazione; che avevano creduto in un nuovo modo più dinamico di fare dogana; che avevano immaginato per i Lavoratori un ritorno economico degno dell’impegno che avrebbero messo; che avevano sognato finalmente una presenza incisiva in un ambiente aeroportuale talmente ampio che oggettivamente potrebbe invitare qualcuno a commettere illeciti; che avevano sperato,  finalmente, in un rispetto, in una dignità riconquistata rispetto alle altre Autorità, rispetto agli stessi passeggeri che vengono controllati: i Lavoratori sono diventati robot che mettono timbri ed hanno la “grande libertà” di potersi rapportare alle ingiurie che ricevono secondo una scala graduata che va dal litigio, ricco di parole irripetibili, al disinteresse, tanto “questo è il lavoro”!

Ecco, ci siamo illusi! Abbiamo voluto credere nella bontà di un progetto che sarebbe stato rivoluzionario: interventi mirati (addirittura secondo una scientifica “analisi dei rischi” – sic!) con obiettivi ben chiari e verso soggetti ben individuati; una presenza improvvisa in diversi posti critici dell’aeroporto; si doveva far sentire la presenza della dogana, e soprattutto si doveva dimostrare, a quanti frequentano l’aeroporto, che la Dogana (stavolta in maiuscolo) c’è, vigila ed interviene quando meno si immagina!

Addirittura tutto il personale sarebbe stato coinvolto e responsabilizzato; tutto il personale, anche se con diverse sensibilità, avrebbe avuto la famosa “opportunità” di fare qualcosa di nuovo, che dia un senso alla vita quotidiana; qualcosa che fino ad allora era vietato per volontà dei diversi livelli gerarchici, dal direttore al capo ufficio: porte chiuse a Tizio, ma non a Caio!

Invece, la realtà ad oggi ci dice che niente è cambiato: una buona parte del personale continua a muoversi in condizioni estreme di sopportazione (ed il bello è che continuano a credere che lavorare in dogana significhi proprio quello che fanno); mentre un’altra  bella parte continua a sfruttare la condizione  di chi capisce tutto (o ha trovato l’appoggio giusto)  e pertanto è giusto che continui a  muoversi nella serenità: insomma tutti sono sistemati secondo capacità e come coscienza impone!! Questa è la gestione del personale!!

E’ evidente l’ironia, se non era chiaro: davanti ad una crisi terribile; senza passaggi di area o di fascia economica; senza soldi arretrati che risalgono al 2010; senza aspettative contrattuali  almeno sino al 2017; senza  prospettive di una pensione e di una liquidazione (tra poco arriveranno i marziani da Sirio!); questo è il risultato!              

Colleghi di lavoro maltrattati, mentre altri vengono omaggiati; chi sente di aver buttato via tanti anni di servizio, e chi si sente furbo perché sa stare in silenzio e sa usare conoscenze o quanto altro: questa è la vostra Dogana!          

PER QUANTO CI RIGUARDA NON POTRETE MAI TOGLIERCI IL DIRITTO DI CRITICA; COME LA NOSTRA FUNZIONE DI DIFENDERE  DIRITTI E DIGNITA’ DI TUTTI I LAVORATORI PUBBLICI. 

ORA ASPETTIAMO CHE VENGA ACCANTONATO L’ESPERIMENTO SOT !!!