Lazio - Entrate, et voilà ecco il fondo 2009! Forse…

Roma -

Si riaprono le trattative per la distribuzione del FPS. Il 29 marzo 2011 la Direzione Centrale del Personale emana delle istruzioni operative per la liquidazione del FPS 2009, e tutto si mette in moto; all’interno della comunicazione c’è l’imperativo di concludere le trattative, ove previste, entro il 7 aprile. Nella provincia di Roma, il 6 aprile c’ è stato il primo incontro sul FPS al CAM. Dopo di che abbiamo tutto il 7 di aprile per firmare gli accordi degli altri 15 uffici della provincia.

 

Certo sarebbe stato più semplice se si fosse dato seguito alla richiesta della USB di attivare i tavoli delle trattative sul FPS 2009 già dal 24 febbraio scorso, come da lettera inviata a tutti gli uffici, ma la risposta (verbale) che ci è stata data, è che l’accordo non era stato ancora certificato e che nonostante fosse prevista la possibilità di attivare le procedure anche senza la dovuta certificazione, l’Amministrazione non poteva proseguire.

 

Ora anche se l’accordo non è stato ancora certificato dai vari organi di controllo e al momento non si sa se e quando avverrà, salutiamo con piacere questa inversione di tendenza. Però non possiamo far altro che sottolineare l’impossibilità di recepire quanto detto nelle istruzioni, sia per le scadenze sia per le indicazioni date che limitano fortemente l’autonomia contrattuale delle rappresentanze sindacali locali. Ed allora ci sembra evidente che le convocazioni delle trattative a ridosso del 7 aprile (presumibile data di scadenza) rispondano ad una precisa strategia: ridurre i tempi della contrattazione per azzerare, in realtà, la contrattazione stessa.

 

Invitiamo tutte le nostre strutture a vigilare sulle possibili incongruenze che possono scaturire, e di intervenire a favore dei colleghi ex tirocinanti, affinché anche loro possano accedere ad una quota del fondo. Anche questi colleghi hanno partecipato con il loro lavoro al raggiungimento degli obbiettivi. Ed è giusto e naturale che sia loro riconosciuta una quota del salario accessorio senza andare ad intaccare quella degli altri lavoratori attingendo dal residuo del fondo di sede.

 

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