Lazio - Entrate, Il lancio della falsa monetina
Cari colleghi e amici,
a chi di voi non è capitato di assistere al lancio della monetina, fabbricata dalla zecca della UIL Entrate Lazio, dove da una parte c’è scritto Firma e dall’altro lato, c’è scritto Firma?
Viene da chiedersi come mai questa organizzazione firma tutti gli accordi di tutte le direzioni provinciali, regionali, di condominio e di pianerottolo, di bagno, con o senza carta igienica, senza mai avere dei dubbi…
L’importante è firmare e far vedere al manovratore di turno, Direttore Centrale, Regionale o Provinciale o assistente bagnino, che la UIL è d’accordo con le proposte dell’Amministrazione. Le lenticchie, perché di quelle oramai si parla, bisogna sapersele spartire bene.
Ora, per chi conosce un pochino gli accordi sul fondo, sa che a livello di posto di lavoro c’è ben poco da contrattare. Viene praticamente deciso tutto a livello nazionale. Rimangono da contrattare quattro spiccioli del fondo di sede, dove, tolte la varie indennità determinate dall’allegato F dello stesso accordo, di spiccioli ne rimangono due. E quando questi due spiccioli si vogliono continuare a dare a chi ha già percepito il massimo, perché mai USB dovrebbe avallare queste scelte?
Perché la UIL non si schiera al fianco della USB e dice chiaramente che le ore di straordinario non devono più rientrare nel pagamento della produttività individuale perché in questo modo viene pagato due volte?
Perché la UIL non dice e sostiene insieme all’USB che, chi già è fruitore di una indennità non può cumularla con un'altra?
Forse la UIL non si è accorta che in DPIII, è stata accolta una richiesta fatta dalla nostra O.S. Richiesta che non è stata recepita negli altri uffici. Semplice ed elementare. Ma per la UIL è arabo. Arabo perché conosce solo una lingua, e una parola: FIRMATO.
E ancora, per ciò che riguarda il CAM, ci era già pervenuta la bozza di accordo, (mosca bianca nell’universo romano). Avevamo già concordato con la nostra struttura che andava bene.
Ora, è la seconda volta in poco tempo, che questa organizzazione sindacale cerca di mettere alla berlina la USB. Non entrando mai nel merito di quello che firma, del perché e del percome, preferisce parlare, a vanvera, della nostra organizzazione.
“…Coerenza decennale della non firma …” crediamo sia giunto il momento che i lavoratori ne prendano atto e li abbandonino, prima che facciano altri danni…” è vero!
Noi pensiamo che la UILPA, che ha firmato tutto e più di tutto, dal famoso accordo politico del pubblico impiego per l’aumento contrattuale di 80 euro che, naturalmente, non ci sono, (esattamente come l’isola che non c’è), passando alla famosa pre intesa per le progressioni economiche del 14 dicembre, (per poi dichiarare che le risorse erano poche), dovrebbe seriamente interrogarsi sulla sua modalità di fare sindacato, invece di attaccare a testa bassa e senza argomenti l’USB.
Noi valutiamo nel merito, accordo per accordo, se firmare o meno e quando vengono fatti dei buoni accordi, come a Torino e non solo, siamo i primi a mettere la firma. Questo, a nostro avviso, è quello che dovrebbe fare un sindacato.