Lazio - Entrate, nuova assemblea presso gli uffici centrali
Giovedì 21 giugno, in una partecipata assemblea tenutasi presso la sede di via del Giorgione, i lavoratori degli Uffici Centrali hanno discusso della soppressione, per decreto, dell’Agenzia del Territorio e dei Monopoli di Stato e della fine del modello Agenzie Fiscali per come lo abbiamo conosciuto finora.
Animatissima la discussione sull’ulteriore mazzata per il pubblico impiego che il governo sta preparando con provvedimenti che prevedono:
- la riduzione del numero dei dipendenti pubblici variabile tra il 5 e il 7% (da 230.000 a 300.000 persone,
- la riduzione degli organici del 10%
- la rottamazione dei sessantenni con la cassa integrazione all’80% dello stipendio base per i primi due anni
- chiusura di tantissime sedi periferiche;
- blocco per tre anni della tredicesima mensilità;
- riduzione generale degli stipendi dal 2,5 al 5%;
- riduzione del valore dei buoni pasto.
Nessuna intenzione di subire questi provvedimenti, ma voglia di combattere per i propri diritti. Questo è quanto in maniera molto chiara è uscito dall’assemblea e dalla giornata di sciopero generale del 22 giugno. In particolare, durante l'assemblea tenutasi presso gli uffici centrali, le idee sulla pesantezza dell'attacco nei confronti dei lavoratori erano talmente chiare che si è deciso di partire con un corteo interno per “risvegliare” chi non aveva ancora capito la portata dell’operazione e per andare a richiedere ai vertici dell’Agenzia come e se si stessero adoperando per evitare il pesante attacco alla macchina fiscale ed ai lavoratori del fisco. Ma non è stato possibile alcun colloquio in quanto molti direttori erano fuori sede…