Lazio - Entrate, tavolo tecnico: noi non ci stiamo!

Roma -

Tra i diversi punti critici dell'accordo siglato (non da USB) in Direzione Regionale sull'FPS 2011,  vi è anche la previsione di un tavolo tecnico per individuare i criteri per corrispondere i compensi in modo selettivo correlandoli al merito ed  all' impegno individuale.

Quelle OO.SS (CGIL, CISL, e SALFI) che hanno sottoscritto l'accordo e sostenuto anche la necessità di quel tavolo sono responsabili, al pari dell'amministrazione, di voler introdurre l'ennesimo strumento per dividere e differenziare i lavoratori. E questo è ancor più grave in un in un periodo di grande crisi economica, con il nostro contratto bloccato fino al 2017, con tagli continui al salario accessorio e nessuna possibilità di avanzamenti professionali e retributivi (incarichi dirigenziali a parte ovviamente....).

L'USB non parteciperà a quel tavolo perché non esiste nessun criterio oggettivo che possa individuare la collega o il collega che, per merito o impegno individuale, possa accedere a questo fondo.

Noi crediamo che una struttura funziona quando il gruppo funziona. Se una struttura raggiunge gli obiettivi assegnati tutti gli anni, ciò significa che tutti i componenti della struttura hanno contribuito con il loro impegno, ognuno con il suo contributo, a raggiungere quell’obiettivo.

E poi cosa premiare? Il numero di verifiche o quello degli accertamenti? Il numero di pratiche o la “disponibilità” magari quella che induce persino a portare a casa le pratiche? Oppure la conoscenza e quale, quella tributaria, contrattuale o gestionale? E magari considerarla anche con una scala di valori. O forse si vuol remunerare l'impegno? E chi rimane in ufficio facendo lo straordinario, o anche al di fuori dell’orario di lavoro, è forse più meritevole di chi, terminato il proprio orario, torna a casa per occuparsi dei figli o dei genitori?

Cosa si intenda per merito l'abbiamo già visto con quel 10% dei passaggi economici scelti arbitrariamente dall'amministrazione: conosciamo perfettamente come è andata quella vicenda ed è uno spettacolo al quale non vogliamo più assistere. 

E allora? E allora noi non ci stiamo. Non abbiamo alcuna  intenzione di assumerci il titolo di stolto giudice. Perché chi pensa di essere in grado di poter trovare in questo campo dei criteri oggettivi, solo perché partecipati, si può definire solo uno stolto giudice. Oppure semplicemente uno stolto. Dipende da quale punto di vista si vuol vedere la questione.