Lazio - Entrate, uffici centrali, la coerenza nelle progressioni economiche

Roma -

In questi giorni si susseguono in maniera schizofrenica i comunicati sindacali di CISL, UIL, FLP e SALFI sulle progressioni economiche. Gli stessi che hanno siglato l'accordo sulle progressioni si svegliano dal torpore e si accorgono, ora, che quell'accordo fa acqua da tutte le parti...

La UIL si scaglia contro la modalità con cui è stata gestita l'inserimento del personale nella fascia del 10% e scopre (della serie Alice nel paese delle meraviglie...) “l'incapacità media della dirigenza  di individuare elementi di meritocrazia nell'ambito del personale che coordinano”.

Se la scoperta fosse sincera saremmo anche contenti di dare alla UIL  benvenuto nel mondo della realtà, ma abbiamo la certezza che si tratta di un tentativo, piuttosto goffo, di mascherare le proprie responsabilità per la sottoscrizione di un accordo scandaloso. D’altronde, non era già evidente che ciò che chiamano meritocrazia significa politiche retributive che stanno lasciando al palo la maggioranza del personale? O ancora, che meritocrazia significa incarichi dirigenziali somministrati a gogo fuori da ogni regola e concorso?

La CISL  si attribuisce il merito di aver garantito progressioni per ben 12.000 dipendenti: cioè si attribuisce il merito di aver tenuto fuori dalla procedura 2 lavoratori su 3 (evviva!!). E più o meno dello stesso tenore sono i comunicati del SALFI.

L'FLP, come di consueto, prova a "buttarla in caciara" e tenta, con grotteschi comunicati, di nascondere la realtà dei fatti: e cioè che al di là dei proclami altisonanti è responsabile al pari di Cisl Uil e Salfi di tutti i peggiori accordi sottoscritti in questi anni con l' amministrazione.

E dove erano questi sindacati quando USB faceva rilevare, pressochè in solitudine, che quella procedura era un obbrobrio e i posti messi a disposizione per le progressioni erano risibili rispetto alle legittime aspettative professionali ed economiche del personale? O quando denunciava che le risorse per finanziare altre progressioni sono state utilizzate per far proliferare ulteriori posizioni organizzative?

Le anomalie di quella procedura sono tante, ma la vera e principale anomalia è nei contenuti di un accordo che prevede sviluppi economici per pochi e regala il pizzo del 10% all'arbitrio dirigenziale. Tutto il resto viene di conseguenza e si accomoda sulle rovine di un accordo scellerato.

Ma l'anomalia è rappresentata anche da un panorama sindacale in cui alcune organizzazioni sindacali  possano sottoscrivere accordi così al ribasso. Ora CISL, UIL, FLP e SALFI inviano all'amministrazione le più disparate (e disperate) richieste, provando a tamponare il loro tracollo di consensi.

E questo rende palese il motivo per cui le graduatorie siano uscite dopo le elezioni RSU. 

Noi USB naturalmente siamo a disposizione per fornire al personale ogni possibile chiarimento ed invitiamo i colleghi che rilevino particolari anomalie a presentare richiesta di accesso agli atti.

Ma chiediamo anche a tutti i lavoratori di compiere un gesto di chiarezza e coerenza: sfiduciare le O.S. firmatarie dell'accordo e costruire con USB una grossa campagna per estendere le progressioni economiche.  Il resto è solo propaganda di basso livello...