Lazio - Il condono mascherato

55mila ricorsi e milioni di euro andranno in fumo entro Natale

Roma -

L’articolo 55 del D.L. 112 del 25 giugno 2008, ora convertito in legge, obbliga gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria a presentare entro il 25 dicembre 2008 apposita dichiarazione di persistenza alla competente segreteria per dimostrare il proprio interesse a definire i processi pendenti di fronte alla Commissione Tributaria Centrale.

 

Stiamo parlando, per i soli uffici di Roma, di circa 62.000 ricorsi per i quali l’ex CTC non ha mai fissato l’udienza di trattazione.Questi ricorsi si riferiscono a controversie instauratesi per tributi riguardanti gli anni ’70 e precedenti fino agli anni ‘90 e per imposte in alcuni casi ormai soppresse che comportano, per il loro esame, il possesso di conoscenze tributarie non comuni e immaginiamo non uniformemente distribuite negli uffici romani.

 

A tutto ciò si aggiunge il fatto che negli ultimi anni sono stati soppressi gli uffici finanziari competenti per le liti fiscali fino ad allora instauratesi  (gli uffici delle imposte dirette, gli uffici delle imposte indirette e l’ufficio del registro)  e si è posto il problema dello smistamento degli archivi e il relativo invio dei fascicoli ai costituendi uffici unici delle entrate; operazione questa effettuata in maniera a dir poco caotica perché non si è provveduto ad attribuire la nuova competenza agli uffici con un criterio univoco.

 

In alcuni casi è valsa la data del ricorso, in altri l’anno d’imposta, in altri ancora la data di attivazione dell'ufficio locale. Così risulta difficilissimo reperire un fascicolo e sembra sia ancora in corso un’inchiesta per individuare i responsabili di questo "casino organizzato" che avranno sicuramente provocato ingenti danni erariali. A questo aggiungiamo il completo disinteresse dei nuovi uffici in fase di riorganizzazione alla lavorazione di questi carichi, con il risultato che migliaia di fascicoli di ricorsi sono stati "archiviati" negli sgabuzzini, nei sottoscala e in ogni oscuro pertugio possibile. Gli stessi direttori locali hanno a volte dichiarato di averli persi di vista o mai posseduti.

 

Questo è il quadro della situazione. Dopo otto anni di sottoscala possiamo facilmente immaginare lo stato in cui i lavoratori degli uffici di Roma troveranno i fascicoli.È ragionevole supporre che gli uffici unici non riusciranno a regolarizzare 62.000 controversie in 50 giorni lavorativi, dato che interi uffici competenti per le singole imposte non ci sono riusciti nell’arco di decine di anni. Lo stesso articolo 55 del famoso decreto legge ci dice che in assenza di tale adempimento i relativi processi si estinguono di diritto.

 

Questo significa che non avremo più possibilità di recuperare ingenti somme derivanti dal recupero dell’evasione fiscale, con conseguente danno all’erario (visto che l’obbligo di dichiarare l’interesse alla prosecuzione del processo è solo per l’amministrazione finanziaria, questo comporterà un sostanzioso regalino a tutti quei contribuenti che verrebbero a beneficiare di un “ inaspettato”  condono).

 

Sicuramente gli uffici di Roma saranno costretti dalla Direzione Regionale ad affrontare questo carico di lavoro aggiuntivo con notevoli risorse vista l’entità del problema, ed  infatti la Direzione Regionale Lazio sta convocando con cadenza settimanale tutti i responsabili delle aree legali cercando di far passare in assoluto silenzio questo carico di lavoro come compito istituzionale così che non si debba finanziare adeguatamente questo adempimento.Anzi, non essendo disponibile nessuna risorsa economica straordinaria, la stessa Direzione Regionale sta dando indicazione ai Direttori degli uffici di utilizzare l’istituto del riposo compensativo.

 

Questo comporterà che negli uffici il personale addetto a questa lavorazione in orario ordinario verrà distolto dal raggiungimento degli obiettivi legati alla produttività, sia nella giornata dedicata al recupero dell’arretrato dell’area legale, sia nella giornata di riposo compensativo.

 

Segue il testo della lettera che RdB ha inviato al Direttore Regionale per chiedere un incontro urgente sulla materia.


Roma 23 settembre 2008

Alla Direzione Regionale Lazio - Il Direttore

dott. Orlando De Mutiis

Alla Direzione Regionale Lazio - Area di Staff - Relazioni Sindacali

dott.ssa Antonella Ferraiuolo

Oggetto: informativa  ai sensi dell’art. 6 del CCNL

Questa organizzazione Sindacale, visto il D.L.  25 giugno 2008  n. 112, art. 55, recante norme sull’accelerazione del contenzioso tributario, che stabilisce l’obbligo della presentazione della dichiarazione di persistenza per i ricorsi pendenti presso la Commissione Tributaria Centrale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge suddetto da parte degli Uffici dell’Amministrazione Finanziaria, chiede un urgente incontro al fine di conoscere l’entità e le modalità di attuazione di detto adempimento.

per RdB/CUB P.I. Agenzie Fiscali Lazio, Cristina Bringiotti