Lazio - Prove tecniche di dispotismo

Il nostro commento all'accordo sul FPS 2006 in Direzione Regionale

Roma -

E già... ci aspettano tempi davvero difficili!

 

Quello che è successo alla Direzione Regionale del Lazio riguardo alla ripartizione dei fondi della produttività del 2006 ai dipendenti, è quantomeno sintomatico delle nuove derive che, come se ce ne fosse ulteriore bisogno, i sindacati confederali stanno prendendo nei confronti del dovere di rappresentanza dei bisogni dei lavoratori.

 

E così capita per la prima volta, a nostra memoria, che venga firmato un accordo così importante come quello della ripartizione del salario accessorio ai lavoratori, con il completo dissenso di questi ultimi, rappresentati dalle RSU locali!

 

Tralasciamo le strette motivazioni tecniche che hanno portato alla non sottoscrizione da parte delle RSU dell'accordo, come quelle di remunerare posizioni del fondo di sede con criteri di produttività o posizioni pagate non per il lavoro effettivamente svolto, o corrispondere premi ai lavoratori secondo l'insindacabile giudizio di un dirigente su quantità di destinatari e qualità di prestazioni.

 

Tralasciamo anche il fatto di aver introdotto anche a livello locale una nuova tassa sulla malattia per la distribuzione di più di 60.000,00 euro.

 

Quello che però non possiamo tralasciare è lo stupore che ci coglie di fronte a chi continua a pensare che nelle agenzie fiscali non c'è un problema salariale, a chi continua a pensare  di poter bastare a se stesso, paradossalmente fermo nella convinzione che pur di fronte al manifesto dissenso dei lavoratori, comunque li rappresentano, tronfi delle loro presunzioni dispotiche e assolutiste, che gli impongono di concertare con l'amministrazione la dispensa di premi e premietti.

 

E non si lasciano prendere dal dubbio, che se i Lavoratori non sottoscrivono questi accordi, un motivo ci sarà!