Lazio - Territorio, giù le mani dalla flessibilità

Roma -

Il 20 luglio la Direzione centrale ha emanato una nota (prot. 6560) con la quale chiariva che i lavoratori della Direzione centrale possono richiedere i permessi, di qualsiasi genere e tipo, e il riposo compensativo, anche durante l’orario di flessibilità. Ma mentre con la “mano sinistra” si permette ai lavoratori di usufruire liberamente dei permessi e dei riposi compensativi anche durante la flessibilità, con l’altra si prescriveva di completare ogni giorno il proprio profilo orario togliendo, di fatto, la flessibilità in uscita così come previsto dall’articolo 36 del CCNL.

 

Come USB abbiamo immediatamente scritto all’Amministrazione chiedendo la rettifica della nota.

 

 L’amministrazione pretende dai suoi dipendenti efficienza e dedizione al lavoro, verifica che la carta della qualità sia sempre rispettata, vorrebbe che gli impiegati avessero a cuore gli obiettivi dell’ufficio e poi se un lavoratore termina il suo lavoro dieci minuti prima o dieci minuti dopo il suo profilo orario dovrebbe essere richiamato?  Secondo l’amministrazione dovremmo far cadere la penna sul tavolo e scattare fuori dall’ufficio allo scadere del proprio profilo orario senza preoccuparci se c’è ancora una pratica da evadere o se abbiamo già terminato da dieci minuti il nostro lavoro.

 

Questo è efficientismo o Fantozzismo?

 

Con tutti i problemi che abbiamo: la crisi economica, la manovra finanziaria che pesa principalmente sulle nostre spalle, la ripartenza del decentramento, lo stato di agitazione per il blocco del salario ed il taglio al comma 165, crediamo che invece di continuare a limitare i diritti dei lavoratori sia necessario un inversione di marcia e dimostrare di voler fare qualcosa di concreto per aiutare i lavoratori dell’Agenzia che, nonostante tutto, continuano a rispettare obiettivi e scadenze.

 

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