Lazio - Territorio, un'organizzazione del lavoro sostenibile

Roma -

Crediamo sia giunto il momento per tutto il mondo del lavoro di fermarsi a riflettere su quanto sta avvenendo nella società in cui viviamo. Partendo dalla realtà del nostro ufficio possiamo facilmente osservare come i vari decreti Brunetta-Tremonti stiano creando attacchi continui sul fronte dei diritti sindacali ed individuali. Confuse argomentazioni sulla produttività e sulla valutazione stanno contribuendo a stressare i lavoratori addossandogli delle colpe che, a nostro avviso, andrebbero ricercate nelle incapacità organizzative della dirigenza.

 

Lo scopo di questa bozza di proposta è quello di concretizzare e codificare le idee dei lavoratori scaturite dall’emergenza, sorta a causa dell’indagine avviata in merito alle anomalie operative e dal conseguente processo di riassetto globale dell’ufficio. Se è vero che come recita un comunicato della Direzione Centrale Risorse Umane…”il benessere organizzativo risiede nella qualità della relazione esistente tra la persona ed il contesto di lavoro” riteniamo che sia doveroso mettere in atto d’ora in avanti pratiche che fino ad oggi sono state solo teorie.

 

Dare, quindi, avvio ad una organizzazione del personale chiara e ben definita , in relazione alle attività da svolgere, all’individuazione del responsabile di ogni procedimento, (determinando anche le responsabilità civili, penali ed amministrative di ogni procedimento),  ad adeguati carichi di lavoro e tempistiche (il raggiungimento degli obbiettivi non deve essere un problema dei singoli lavoratori ma dell’ufficio nel suo insieme), per evitare sanzioni disciplinari in caso di errori od omissioni non collegabili a dolo od interessi privati e garantire quel  benessere organizzativo tra il lavoratore ed il contesto lavorativo di cui sopra, migliorando i rapporti tra lavoratori e Amministrazione, e di conseguenza tra Amministrazione e  utenti. [...]

 

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